Toscana
Zootecnia, accordo con associazioni. Salvadori: «via a indennizzo danni predatori»
“E’ questa una delle misure più importanti e richieste dagli allevatori toscani – rileva l’assessore all’agricoltura e foreste Gianni Salvadori – che fa parte dell’ultimo piano operativo che abbiamo varato il 10 luglio scorso, così come previsto nel protocollo siglato a maggio 2014. Un pacchetto che riguarda l’intero territorio Toscano e che rappresenta una risposta complessiva ad un tema così delicato ed importante. Mi preme sottolineare che gli indennizzi valgono per tutto il territorio regionale.”
“Ringrazio le associazioni agricole, Cia, Coldiretti e Confagricoltura – sottolinea Salvadori – per l’impegno che hanno profuso allo scopo di individuare le modalità e la dimensione degli indennizzi, cosa non facile considerando la complessità del tema.”
Il “piano operativo per l’attuazione degli interventi in materia di conservazione del lupo (canis lupus) e prevenzione/riduzione delle predazioni in Toscana”, fa seguito all’accordo siglato alla fine di maggio, che prevede un impegno complessivo della Regione, per il periodo 2014-2016, di 4 milioni di euro. Per il solo 2014 sono previsti interventi per 1 milione e 270 mila euro, dei quali una consistente parte saranno destinati all’indennizzo dei danni alle aziende zootecniche. Saranno indennizzati sia i capi morti e feriti non recuperabili (danno diretto), che gli eventuali aborti, perdita di latte ecc. (danno indiretto) e si procederà al pagamento secondo l’ordine cronologico nel quale è avvenuto l’evento. Per ogni razza sono previsti indennizzi mirati (ad esempio in caso di pecore sarde l’indennizzo medio che sarà erogato dalla Regione potrà aggirarsi sui 500 o 600 euro a capo) pari al danno medio risarcito per ogni razza.
Le domande di indennizzo dovranno essere inoltrate attraverso il sito di ARTEA, l’agenzia della Regione per le erogazioni in agricoltura, e saranno subordinate alla messa in atto di sistemi di prevenzione. Si accoglieranno anche le domande di indennizzo di aziende che non abbiano ancora sistemi di prevenzione, nel caso in cui sia il primo evento predatorio subito dall’azienda, e la stessa si impegni a mettere in atto misure preventive.
In ogni caso sarà necessario che il danno predatorio sia certificato da un veterinario della Asl di competenza. “Verranno accolte tutte le domande che rispettino i requisiti – precisa l’assessore Salvadori . – In attesa dell’uscita dei bandi raccomando a tutti gli allevatori di far certificare l’eventuale danno predatorio attraverso l’apposito verbale da un veterinario della Asl”.