Vita Chiesa

XX GMG: INCONTRO ECUMENICO. BENEDETTO XVI, ANCH’IO MI ASPETTO PASSI CONCRETI DI AVVICINAMENTO

“Sono ben consapevole che molti cristiani in questo Paese, e non in questo soltanto, si aspettano ulteriori passi concreti di avvicinamento. Me li aspetto anch’io”. Lo ha detto questo pomeriggio, fitto di appuntamenti, Benedetto XVI incontrando in arcivescovado circa 30 rappresentanti delle diverse Confessioni cristiane della Germania (testo integrale del discorso). “È il comandamento del Signore – ha proseguito il Papa – ma anche l’imperativo dell’ora presente, di continuare in modo convinto il dialogo a tutti i livelli della vita della Chiesa. Ciò deve ovviamente avvenire con sincerità e realismo, con pazienza e perseveranza nella fedeltà al dettato della coscienza. Non può esserci un dialogo a prezzo della verità; il dialogo deve svolgersi nella carità e nella verità”.

Tra i temi da mettere in agenda nel dialogo ecumenico, Benedetto XVI ha parlato delle “grandi questioni etiche poste dal nostro tempo” definendole “una priorità urgente”. “A causa di contraddizioni in questo campo – ha sottolineato il Papa – la testimonianza evangelica e l’orientamento etico che dobbiamo ai fedeli e alla società perdono di forza, assumendo non di rado caratteristiche vaghe, e così veniamo meno al nostro dovere di dare al nostro tempo la testimonianza necessaria. Le nostre divisioni sono in contrasto con la volontà di Gesù e ci rendono inattendibili davanti agli uomini”.

Benedetto XVI ha poi spiegato cosa significa “ristabilire l’unità di tutti i cristiani”. “Tale unità – ha detto – sussiste, secondo la nostra convinzione, nella Chiesa cattolica senza possibilità di essere perduta. Essa non significa, tuttavia, uniformità in tutte le espressioni della teologia e della spiritualità, nelle forme liturgiche e nella disciplina. Unità nella molteplicità e molteplicità nell’unità”.

A questo proposito, Benedetto XVI ha sottolineato che “condizione necessaria” perché questa coesistenza si realizzi, é che l’impegno per l’unità “si rinnovi continuamente, cresca e maturi”. In questo senso, il dialogo “é più di uno scambio di pensieri: é uno scambio di doni nel quale le Chiese e le Comunità ecclesiali possono mettere a disposizione i loro tesori. È proprio grazie a questo impegno che il cammino può proseguire passo passo fino a raggiungere all’unità piena”.Sir

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