Vita Chiesa

XX GMG: DODICI GIOVANI A PRANZO CON IL PAPA

È stata una lunga “serena, amabile” chiaccherata. Nelle parole di mons. Franz-Josef Bode, vescovo delegato della Conferenza episcopale tedesca per la pastorale giovanile, sta il senso del pranzo di oggi del Papa con 12 dodici giovani, dai 5 continenti, nell’arcivescovado di Colonia. Menù: un antipasto di insalata, seguito da un’omelette alle erbe, un dessert di strudel e cannella, tutto innaffiato da vino bianco. “Il Papa ha preferito l’omelette alla trota con verdure o patate – ha rivelato il vescovo – per poter parlare più comodamente con i suoi ospiti a ciascuno dei quali ha dedicato del tempo”. “Ci ha chiesto di noi, dei nostri studi, della nostra famiglia”, hanno detto il cileno Nicolas O.Frias Ossandon e il tedesco Klaus Lagenstück. “Ci ha messo a nostro agio e ha mostrato di conoscere la situazione dei Paesi da cui proveniamo”, ha sostenuto la francese Christille Giraudet de Boudemange. Una conversazione nella quale, hanno dichiarato i giovani, “è stato lo stesso Benedetto XVI a fare da interprete tra tutti noi”.

Il messaggio del Papa ai suoi giovani commensali, tra i quali anche 1 palestinese, 1 australiana, 1 canadese, 1 sloveno non vedente, 2 africani e 1 ragazza di Taiwan, è stato unico: “Voi giovani – ha riferito Johnny Bassous dalla Palestina – avete la responsabilità del futuro, portate il messaggio di riconciliazione nel mondo. Siamo tutti figli di Dio”. I dodici ospiti hanno ricevuto in dono da Benedetto XVI una medaglia con la sua effigie. Una benedizione in latino ha chiuso il pranzo. Sir