Vita Chiesa

XX GMG: BENEDETTO XVI, PER LA PRIMA VOLTA NELLA MIA CARA PATRIA

“Mi trovo oggi per la prima volta dopo la mia elezione alla Cattedra di Pietro, nella mia cara patria, la Germania”. Sono le prime parole del saluto che il Papa ha rivolto al presidente della Repubblica federale tedesca, Horst Köhler, al suo arrivo all’aeroporto di Colonia-Bonn.

“Anche se protestante – aveva detto poco prima Köhler – posso dire che siamo molto commossi per il fatto che un tedesco, uno di noi, è diventato Papa”.

Dopo i ringraziamenti per l’accoglienza, il Papa si è subito soffermato sulla Giornata mondiale della gioventù, “l’incontro di tanti giovani col successore di Pietro – ha affermato – è un segno della vitalità della Chiesa. Sono felice di stare in mezzo ai giovani, di sostenerne la fede, di animarne la speranza. Al tempo stesso sono certo di ricevere anche qualcosa dai giovani, soprattutto dal loro entusiasmo, dalla loro sensibilità e dalla loro disponibilità ad affrontare le sfide del futuro”.

Dopo aver rivolto un saluto ai vescovi e ai rappresentanti delle altre Chiese e comunità ecclesiali il Papa ha voluto ricordare i suoi imminenti incontri a Colonia con la comunità ebraica e, successivamente, con quella islamica.

Infine, richiamando il significato dei Magi per la stessa Colonia, ha aggiunto che, come questi tre re, “tutti i credenti, in particolare i giovani, sono chiamati ad affrontare il cammino della vita alla ricerca della verità, della giustizia, dell’amore. È un cammino la cui meta risolutiva si può trovare soltanto mediante l’incontro con Cristo, un incontro che non si realizza senza la fede. In questo cammino interiore possono essere di aiuto i molti segni che la lunga e ricca tradizione cristiana ha lasciato in modo indelebile in questa terra di Germania”. Si tratta, ha precisato, di “un ricchissimo patrimonio culturale e spirituale che ancora oggi nel cuore dell’Europa testimonia la fecondità della fede e della tradizione cristiana”. E dopo aver accennato a monumenti, opere d’arte e tradizioni popolari, il Papa ha proposto un elenco di Santi additandoli come “modelli” e “patroni” della Gmg: Orsola, Alberto Magno, Edith Stein, Adolph Kolping.

“In un momento in cui molta gente vive nella paura del terrorismo e della violenza provocata da presunti motivi religiosi, è un bene sperimentare la fede e la religione come strada verso la pace e la compassione”: lo ha detto il presidente della Germania Horst Köhler, accogliendo Benedetto XVI all’aeroporto Konrad Adenauer di Colonia-Bonn. Il presidente ha lodato la figura di Papa Ratzinger, che rappresenta “un onore nel campo della teologia tedesca e delle materie umanistiche tedesche in generale”: “Lei combina la saggezza con l’erudizione. È per questo che molte persone – anche lontane dalla Chiesa cattolica – cercano e trovano in Lei un’autorità morale”. “La solidarietà globale tra i giovani – ha affermato – può essere una grande forza verso il bene. Ci ricorda la nostra responsabilità nei confronti dell’unico mondo in cui viviamo”.

Il presidente ha anche apprezzato il programma della Gmg centrato sulla “spiritualità, la preghiera e la celebrazione della fede. I cambiamenti, quelli veri – ha sottolineato – devono cominciare nel cuore del singolo. Con la loro apertura e la loro ricerca di una direzione, queste centinaia di migliaia di giovani stanno dando a noi adulti un segno di speranza e fiducia”. Ha poi citato le parole del Papa sulle “patologie” o “passi falsi” che a volte sono presenti nelle religioni e che portano a violenza ed estremismi. “La religione e la ragione – ha sottolineato – devono essere costantemente purificate una con l’altra, come Lei ha detto”. Il presidente ha concluso con l’auspicio che la Gmg “rimanga come una innegabile espressione di fede umana e compassionevole. Una fede che non è indifferente al mondo e all’umanità e che testimonia il fatto di essere tutti figli di Dio in un unico mondo”.Sir