di Andrea Bernardini Giuseppina legge con interesse Acli incontra. Roberto si gusta un buon caffé e ricorda a Sandro le emozioni vissute trent’anni fa quando era impegnato nel partito. Stefania, la segretaria storica dell’associazione, ha una rara capacità ermeneutica: riesce a far parlare anche i più silenziosi. Tra i mille volti che bazzicano la nuova sede Acli provinciale, a Pisa in via Francesco da Buti, non incroci sguardi persi nel vuoto: tutti mettono a frutto il tempo dell’attesa, prima di infilarsi negli uffici del patronato o del Centro di assistenza fiscale o nel centro di ascolto. Insomma, nel grande salone che accoglie gli aclisti si respira aria… di casa.Emiliano Manfredonia, 32 anni, una famiglia l’ha messa su da poco e ne apprezza il valore: «Se i nostri circoli fossero solo bar in cui l’aclista si ferma giusto il tempo per consumare il caffé, se i nostri sportelli fossero solo erogatori di servizi – confida – vorrebbe dire che abbiamo fallito la nostra missione. I nostri circoli e i nostri sportelli devono essere una casa in cui la gente si sente accolta, scambia esperienze, preoccupazioni, progetti, elabora idee, costruisce, giorno dopo giorno, il bene comune».Emiliano Manfredonia è candidato a traghettare le Acli provinciali per i prossimi quattro anni. Quello dei circoli «casa comune per tutti gli aclisti» sarà uno dei leit-motiv della relazione che leggerà - sabato 23 febbraio al centro studi Santa Maria Maddalena a Volterra – in occasione del congresso elettivo. Impegnativo il tema scelto per il congresso: «migrare dal ‘900, abitare il presente, servire il futuro». Presidente, ci può fare l’identikit dell’aclista ideale?«Uomini o donne, giovani o anziani che si sentono accolti, conoscono e condividono la storia, i valori, le idee del sodalizio. Uomini e donne testimoni di Cristo nella famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola o in università, nella comunità ecclesiale. Uomini e donne attenti ai poveri: non solo a chi non ha un euro in tasca, ma anche ai poveri di speranza, siano essi giovani lavoratori precari o anziani che chiedono assistenza. Uomini e donne allenati ad alimentare la loro dimensione spirituale».Continui…«Il modo corretto di stare nelle Acli, di lavorare nelle Acli, è quello di riferirsi quotidianamente ai valori evangelici, agli insegnamenti di Cristo. Nostro compito è quello di dare alle persone che incontriamo gli strumenti giusti per avvicinarsi alla fede, per accogliere questo dono e conservarlo per tutta la vita. La dimensione spirituale va costantemente nutrita (confidiamo molto nella direzione dei nostri preti) e condivisa con i nostri fratelli impegnati in altre associazioni cattoliche. Ecco, il senso di fraternità che dovrebbe permeare il nostro stare insieme dovrebbe essere accompagnato dal senso di comunione con le comunità del territorio di appartenenza».Quale proposta politica?«Studiare e meditare sulla dottrina sociale della Chiesa ci aiuterà a leggere meglio come va la società in cui viviamo. La ricchezza di tesi e di relazioni che ci hanno lasciato le Settimane sociali tenutesi a Pisa lo scorso ottobre ci aiuteranno a dare un nuovo slancio e un nuovo orizzonte alla nostra azione pre-politica.Continueremo ad impegnarci nei tavoli in cui sono rappresentate le associazioni no- profit: il Forum del Terzo settore, ad esempio, o Retinopera… sono tavoli che abbiamo contribuito a fondare e che non intendiamo lasciare.Guardiamo con interesse alla nuova legge regionale sulla partecipazione, ma nello stesso tempo avvertiamo l’urgenza di un nuovo patto tra cittadini ed istituzioni: l’esperienza di molti servizi pubblici, penso anche alle Società della salute, per quanto lodevoli nelle intenzioni, rischiano di non dare sufficienti risposte ai bisogni espressi dai cittadini. Anche i propositi con cui nasce il piano strategico dei sei comuni dell’area pisana è condivisibile: siamo, però, preoccupati, perché l’esperienza ci insegna che politiche molto alte finiscono per non incrociare le necessità di tutti, anche di chi sta ai margini. Le scelte in materia di salari, di previdenza, l’eccessiva precarizzazione del mercato del lavoro, rischiano di creare povertà per il futuro: si impongono, dunque, riforme strutturali se vogliamo dare un futuro ed una omogenea crescita di benessere al nostro Paese. E, per ottenerle, sarà bene che cresca una sorta di altruismo pubblico. Ma più importante ancora è che la nostra politica parli attraverso proposte concrete: io credo che l’associazione possa essere testimone di correttezza e trasparenza amministrativa, di efficienza economica e responsabilità sociale». Gli aclisti da tutta la provincia a VolterraVOLTERRA – «Migrare dal Novecento. Abitare il presente. Servire il futuro. Le Acli nel XXI secolo». Questo il titolo scelto dalle Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani per il loro 23° Congresso nazionale, il cui appuntamento provinciale si svolgerà Il 23 febbraio nel prestigioso centro studi della Cassa di Risparmio di Volterra. All’appuntamento interverranno, oltre ai dirigenti della presidenza provinciale Acli di Pisa e i responsabili dei moltissimi servizi Acli, anche autorità civili (il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, il presidente dell’amministrazione provinciale Andrea Pieroni, il sindaco di Volterra Cesare Bartaloni, il presidente della comunità montana Alta Val di Cecina Francesco Gherardini, il presidente della Fondazione della Cassa di risparmio di Volterra Edoardo Mangano) e religiose (i vescovi Alessandro Plotti e Alberto Silvani), dirigenti nazionali delle Acli, membri delegati dai circoli del territorio della provincia. Durante la giornata oltre all’atteso intervento del presidente provinciale Emiliano Manfredonia e alle votazioni per il quadriennale rinnovo delle cariche, si svolgeranno anche le assemblee dei presidenti di circolo e del coordinamento provinciale delle donne Acli. Tante sigle, una sola casaIn provincia di Pisa un cittadino ogni 40 ha in tasca la tessera delle Acli. I soci del sodalizio sono infatti poco più di diecimila, iscritti a 50 circoli e a 17 nuclei. Ma gli utenti dei servizi sono molti di più. Servizio «storico» quello del patronato Acli, che assiste gratuitamente i lavoratori e i cittadini nel rapporto con gli Istituti assicuratori e le Aziende sanitarie locali per l’ottenimento di tutte le prestazioni previdenziali, assistenziali e risarcitorie a seguito di infortunio sul lavoro o malattia professionale. E diffonde tra i cittadini la conoscenza sulle normative vigenti in materia di sicurezza sociale e del lavoro, previdenza, invalidità civile, lavoro, immigrazione, risparmio previdenziale, diritto di famiglia e delle successioni. Oltre alla sede provinciale (via F. da Buti, 20 56125 Pisa Tel. 050 913109 oppure 050 913129 – e- mail: pisa@patronato.acli.it), il Patronato Acli è presente sul territorio della provincia di Pisa con 4 sedi zonali, oltre 31 recapiti, 19 addetti sociali e 9 operatori.All’interno del patronato operano le Acli Colf (via Francesco da Buti, 20 56125 Pisa tel. 050 913121 – e- mail: pisa@patronato.acli.it), mettendo in relazione domande ed offerte di lavoro, informando sulla normativa che interessa persone e famiglie migranti, o raccogliendo la domanda di formazione delle colf. E lo sportello immigrati, dove gli utenti sono seguiti nella preparazione della documentazione richiesta per il primo permesso di soggiorno o il suo rinnovo, per il ricongiungimento familiare, per la carta di soggiorno o della cittadinanza. II Caf Acli (Centro di Assistenza Fiscale) opera sull’intero territorio nazionale attraverso una rete di società convenzionate, le Acli Service. Nel 2006 Acli Service Pisa ha risposto alle esigenze di più di 15.000 utenti. Fornisce assistenza per l’elaborazione del modello 730 e del modello Unico persone fisiche, per la compilazione dei bollettini ICI, dell’Ise/Isee, lo strumento che consente di usufruire di prestazioni sociali agevolate o del modello Red, richiesto dall’lnps e da altri Enti ai pensionati per dichiarare i propri redditi oltre le pensioni erogate dagli istituti previdenziali. Acli Service Pisa è presente sul territorio della provincia di Pisa con le sedi di Pisa in via Francesco da Buti, 20 (tel. 050 913108, fax 050.501627); di Pontedera in via del Campanile 1 (tel. 0587. 212379), Santa Croce sull’Arno in via Pipparelli 15 (tel. 0571 34227, fax 0571.382157).La Lega Consumatori (Piazza G. Toniolo, 4 Pisa tel.050/2206498 – fax 050/43094 – e-mail pisa@legaconsumatori.it) di Pisa ha acquisito negli anni una consistente esperienza in fatto di reclami in materia di utenze (luce, acqua, gas, telefonia), ICI, TARSU, Fiumi e Fossi, multe, assicurazioni, banche e per tutti i problemi che possono sorgere nella compravendita di beni o servizi. Dell’attività sportiva si occupa l’Us Acli che conta, in provincia, oltre 500 soci.Il Coordinamento donne (via F. da Buti, 20 56125 Pisa – Tel. 050 913111 – e- mail: l.barsotti@idropisa.it) dà visibilità alla presenza femminile nelle Acli e nella società. Promuove le competenze e i percorsi di assunzione di responsabilità femminili. En.a.i.p. Toscana (Ente Acli Istruzione Professionale) organizza e gestisce, su tutto il territorio toscano, corsi di formazione professionale rivolti a giovani ed adulti, e in particolare alle fasce più deboli della società. A.fo.ri.s.ma. (Acli Formazione Ricerca Servizi Management) concentra la sua attività a favore di privati, imprese e cooperative nel settore della formazione professionale, nello sviluppo di progetti e acquisizione di finanziamenti, e nello start-up di nuove imprese sul territorio. Enaip Toscana e Aforisma hanno sede in piazza Toniolo 4 Pisa (Tel. 050 2201288 – Fax 050 2209491 e- mail: pisa@enaip.toscana.it – sito: www.enaip.toscana.it e- mail: info@aforismatoscana.net sito: www.aforismatoscana.net).Axis – Acli X Impegno Sociale – è una cooperativa sociale di tipo B, operante dal 1996. Vi lavorano circa cento dipendenti, di cui oltre il 40% persone svantaggiate. I servizi prestati: pulizie, imbiancature, edilizia ed escavazioni, falegnameria e fabbro, traslochi, giardinaggio, servizi ecologici, portineria. La sede operativa di Axis è a Pisa in via Cattaneo n° 99 (tel. 050/45150 – fax 050/2206961 – coop.axis@tiscali.it)Il Centro di ascolto, gestito insieme alla Caritas (tel. 050.913107, email ufficiolavori@caritaspisa.it) che accoglie, ascolta, orienta e si fa carico delle persone in difficoltà; individua i bisogni espressi e latenti sul territorio.Delle tematiche della coooperazione allo sviluppo e del volontariato internazionale si occupa l’Ipsia (Piazza G. Toniolo, 4, Pisa – Tel. 050 2201288 – Fax 050 2209491 – ipsia@aclipisa.it). L’U.n.a.sp. (Unione Nazionale Arti e Spettacolo) promuove eventi artistici e culturali ( via Francesco Da Buti 20 56125 Pisa unasp@aclipisa.it, Tel. 050 913111 – Fax 050 501627).Infine il Cta Viaggiare (Centro Turistico Acli, Via C. Cattaneo, 85 Pisa tel. 050/45223 – Fax 050/2207196 – www.ctaviaggiare.it – e-mail: ctapisa@libero.it) da oltre 15 anni, promuove viaggi culturali.