Italia

Volontariato, indagine Cnv-Fnp: in crescita nonostante la crisi

Dall’indagine, riporta una nota del Cnv, «emerge un quadro in cui il volontariato italiano riesce ancora non solo a reggere i colpi della crisi, ma anche a crescere. Fra le criticità i ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione e la difficoltà del volontariato nel collaborare con gli altri soggetti del terzo settore». «Sono dati positivi – spiega il presidente del Cnv, Edoardo Patriarca – che forniscono spunti di riflessione e di azione a tutto il volontariato. Da una parte osserviamo che si rafforza l‘autonomia di questo mondo dal settore pubblico, in un‘ottica sussidiaria sempre più matura. Dall‘altra si comprende come il volontariato abbia ormai già reagito in maniera decisa alla crisi, cercando nuove risorse, economiche e umane, per portare avanti la sua imprescindibile opera di solidarietà». «Questi dati – commenta il presidente della Fondazione volontariato e partecipazione, Alessandro Bianchini – dimostrano che il volontariato italiano è un fenomeno maturo e consolidato, una colonna portante del nostro sistema democratico».

«Lo stato di salute economica delle Organizzazioni di volontariato – riporta l’anticipazione del Cnv – nel 2013 è buono. Più della metà dei presidenti intervistati (56,6%) ritiene stabile o equilibrata la situazione economica-patrimoniale della propria Odv». Esistono tuttavia settori e aree che soffrono più di altri. La rilevazione Cnv-Fvp «conferma anche per il 2013 le difficoltà economiche già registrate nel 2011 con riferimento alle Odv del settore della Protezione civile e, in misura minore, alle Odv delle regioni dell’Italia centrale. Diversamente dal 2011, nel 2013 si registrano stati di sofferenza anche per le Odv del settore dei beni culturali e del volontariato internazionale». Nel settore della Protezione civile «pressoché tutte le Odv in posizione creditoria (circa una su cinque) hanno difficoltà di pagamento da parte della Pubblica amministrazione». La base di soci e volontari «risulta consolidata o in espansione in pressoché tutti i settori e tutte le regioni», con una presenza significativa dei giovani («il 25,3% dei volontari ha meno di 35 anni»). Dall’indagine risulta confermata la propensione «a operare su scala locale». Esigua, invece, la percentuale delle organizzazioni che hanno una «collaborazione significativa con altri soggetti non-profit».