“Il volontariato organizzato è una componente importante del sistema sanitario nazionale e può contribuire in maniera determinante al mantenimento del sistema del welfare. Sicuramente le grandi organizzazioni del volontariato sono pronte ad accettare anche un maggiore coinvolgimento, nell’interesse dei cittadini, ma le dichiarazioni del Ministro Fazio su questo tema non ci sembrano incoraggianti. A dichiararlo è il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, Gabriele Brunini, che affida ad una nota le sue perplessità in merito alle dichiarazioni rilasciate tre giorni fa in occasione della presentazione del Report annuale della Croce Rossa Italiana dal Ministro alla Sanità, Ferruccio Fazio. Il Ministro ha parlato della necessità di mettere a regime’ il sistema volontariato all’interno del sistema sanitario nazionale, individuando nella Croce Rossa il principale interlocutore.Intanto scrive Brunini senza voler ritornare su annose discussioni sul ruolo della Croce Rossa, non si può certo fare l’equazione tra CRI e volontariato italiano. La CRI è un ente pubblico, all’interno del quale esiste anche una componente di volontariato, di cui è però opportuno conoscere la percentuale.Non è nemmeno corretto, poi, definirla, la più antica forma di volontariato. Basti pensare che le Misericordie, grande espressione del volontariato del mondo cattolico, nascono nel 1244, mentre le origini della Croce Rossa, risalgono al 1861. E le Misericordie, come le Pubbliche Assistenze riunite nell’Anpas, sono realtà che anche nell’ultima emergenza dell’Abruzzo hanno dato un significativo contributo nell’aiuto alle popolazioni colpite. Le Misericordie, nei sei mesi di gestione dell’emergenza, tanto per dare qualche dato significativo, hanno inviato in Abruzzo oltre 7.000 volontari. Altrettanto scorretto credo sia l’intenzione di mettere a regime’ il sistema volontariato, in quanto quest’ultimo è autonomo e non gestito dallo Stato. Tutto il volontariato è una forza indispensabile per il settore sanitario, sia in termini di qualità, sia per i valori che mette in campo ed anche per le diversità che unisce. La Croce Rossa, con cui non è mia intenzione polemizzare spiega ancora Brunini – già ottiene dallo Stato, ogni anno, risorse milionarie, continuando ad evidenziare grossi problemi di gestione. E’ per il rispetto alle decine di migliaia di nostri volontari e di quelli delle grandi organizzazioni del volontariato continua il Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia che ci permettiamo di stigmatizzare l’esternazione del Ministro Fazio. Il Ministro non può avere attenzione solo per la CRI mentre continui interventi, anche in materia fiscale, cercano di limitare l’azione delle nostre associazioni di volontariato nell’operare per il bene delle comunità. L’azione della politica deve essere intesa nella direzione dell’interesse comune, e non di quelli particolari; riteniamo pertanto che sia giunto il momento che il volontariato organizzato trovi il giusto riconoscimento e la possibilità di concorrere al bene comune della società, come le Misericordie hanno fatto e fanno senza interruzioni da oltre 760 anni.Possiamo capire le ragioni politiche che spingono il Ministro a tali dichiarazioni, che noi non condividiamo assolutamente. Se il Ministro vuole coinvolgere seriamente il volontariato dichiara infine Brunini nella nota – lo faccia attraverso il coinvolgimento dei suoi organi federativi nazionali, che saranno sicuramente da subito disponibili. Se il Ministro non ci conosce saremo lieti di averlo ospite nelle nostre realtà, dove i nostri confratelli sono vicini ai malati ed ai sofferenti. (cs)