Toscana
VOLONTARIATO: A FIRENZE MUSEO DELLE MISERICORDIE E DUE PROGETTI DI SOLIDARIETA’
Un museo e due progetti: sono queste le prossime tappe nel lavoro della Misericordia di Firenze, l’ente di solidarietà e volontariato che oltre 7 secoli fa ha dato origine alle Misericordie nel mondo. Il museo, che nascerà nella sede storica della Misericordia, in piazza del Duomo a Firenze, raccoglierà opere d’arte, lasciti e reperti archiviali. Tra questi, l’antico registro che annovera i capi di Guardia (tra loro anche Lorenzo dè Medici), opere d’arte a carattere sacro del Seicento e la prima ‘ambulanza’ di legno.
Ma la Misericordia ha anche alcuni progetti di solidarietà che prenderanno il via a breve. Il primo, che ha per titolo ‘Noi e gli altrì, riguarda l’educazione alla civile convivenza dei giovani e la creazione di un laboratorio aperto e permanente di riflessione sulla convivenza nella società multietnica, la solidarietà, il confronto, la comunicazione con il mondo degli adulti, i bisogni degli anziani. Destinato agli studenti, il progetto è curato dalla Misericordia, dall’Irre Toscana e dalla Provincia di Firenze.
Il secondo progetto riguarda la riqualificazione di un orfanotrofio a Stankovo, in Bielorussia nel quale vivono 250 bambini in condizioni inaccettabili. I lavori, che saranno finanziati dalla Misericordia fiorentina, riguardano il rifacimento dei bagni e delle cucine dell’orfanotrofio. Il progetto, attivato con il patrocinio della Confederazione nazionale delle Misericordie d’ Italia, vedrà coinvolti alcuni studenti fiorentini già impegnati nel progetto ‘Noi e gli altri’.
Durante la conferenza stampa di presentazione del Convegno internazionale delle Misericordie, che si tiene a Firenze, si è appreso anche che la Misericordia di Firenze mantiene i contatti con alcune associazioni umanitarie irachene allacciati durante il sequestro del bodyguard pratese Maurizio Agliana, che ha prestato servizio volontario per la Misericordia di Prato. Secondo quanto riferito, i primi contatti con Baghdad vennero instaurati prima della guerra tra l’allora procuratore della Misericordia di Firenze e un vescovo caldeo che chiedeva sostegno per l’unità della Misericordia che nella capitale irachena curava il seppellimento dei morti. Poi, durante il sequestro di Maurizio Agliana, la Misericordia venne contattata da alcune associazioni musulmane che chiedevano se Agliana avesse mai partecipato a missioni umanitarie con la Misericordia. Tra queste associazioni, la Misericordia fiorentina ha mantenuto rapporti con la Human Appeal del Dubay. (ANSA).
«GLOBALIZZARE LA SOLIDARIETA’», A FIRENZE IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLE MISERICORDIE