Italia

VOLONTARI: RICERCA CENSIS/CESV, SONO PIÙ DI 1 MILIONE NEL LAZIO, MOLTI ANZIANI

Sono più di un 1 milione i cittadini del Lazio che svolgono attività di volontariato. Si tratta del 22,1% delle persone con almeno 18 anni: il 29,3% dei più giovani di 18-29 anni, il 23,5% tra i 30-44enni, il 17% tra i 45-64enni e il 22,4% tra le persone con 65 anni e oltre. Rispetto al resto d’Italia, nel Lazio ci sono più volontari tra gli anziani. L’83,6% dei volontari è costituito da diplomati e laureati. È quanto emerge da una ricerca – – presentata oggi a Roma – realizzata dal Censis su incarico dei Centri di servizio per il volontariato del Lazio Cesv e Spes e dal Comitato di gestione dei fondi speciali per il volontariato del Lazio, che ha analizzato il profilo dei volontari nella regione, il loro punto di vista e quello del resto dei cittadini sul volontariato laziale, a confronto con i dati relativi all’intero Paese. Secondo la ricerca, nel Lazio i volontari operano di più all’interno delle organizzazioni ma hanno un impegno meno costante rispetto al resto d’Italia. Nel Lazio i volontari si impegnano in media circa 6 ore alla settimana. Oltre il 91% dei volontari nel Lazio giudica positivamente la propria esperienza: il 49,7% perché trova l’attività gratificante e crede profondamente in quello che fa, il 41,4% perché incide concretamente sulla vita delle persone. Tra le motivazioni del fare volontariato prevale il richiamo all’altruismo (33,3%) e a ragioni ideali, etiche (24,4%), mentre il 19,3% si è dedicato agli altri a seguito di un’esperienza personale di sofferenza. Secondo gli intervistati, tra i problemi del volontariato nel Lazio vi è la scarsità di risorse a disposizione (secondo il 38,9%), l’insufficienza del numero dei volontari (33,9%), la decrescente partecipazione dei giovani (22,3%) e la mancanza di un adeguato riconoscimento da parte delle istituzioni (il 26,3%). Il volontariato è percepito dai cittadini soprattutto all’interno di strutture sanitarie (secondo il 57,6% del campione), strutture socio-assistenziali come le case di riposo (35,9%) e nel sostegno domiciliare (34,6%). Seguono la protezione civile (20,3%), l’assistenza economica diretta (19,6%), l’animazione sul territorio (10,6%) e lo sport (10,5%). La non autosufficienza (46,7%) è l’ambito in cui è giudicato più rilevante il contributo del volontariato, poi l’aiuto alle famiglie povere, il supporto ai ricoverati negli ospedali, agli ospiti delle case di riposo o di cura. Poco più del 30% dei cittadini del Lazio ha fatto, nell’ultimo anno, donazioni a specifiche organizzazioni, il 16,8% ha partecipato a manifestazioni di vario tipo e poco meno del 16% ha firmato petizioni promosse da organizzazioni di volontariato.Sir