Prato
Vivere «il» centro o vivere «in» centro?
Tra le nuove aperture di negozi, che stanno cercando di rivitalizzare la città dentro le mura, e il riassetto urbanistico di punti nevralgici – ne è un esempio significativo piazza delle Carceri – una cosa è certa: il centro storico di Prato non ha mai attirato tanta attenzione quanto adesso. E, insieme all’attenzione, anche i pratesi. In queste sere estive (tempo permettendo), le vie e i vicoli dentro le mura sono tornati mèta per trascorrere qualche ora di relax, tra chiacchiere, musica, buon cibo e qualche bevuta, alla ricerca di un po’ di fresco e di svago.
Sembra, insomma, che i nostri concittadini si siano convinti, dopo anni di latitanza, che il centro storico sia tornato un punto di interesse per i momenti di divertimento non soltanto del venerdì e del sabato sera. Inevitabilmente, però, questo rifiorire della vita notturna in città ha portato non poche polemiche: protagonisti da una parte i residenti della zona e dall’altra i commercianti. I primi, soprattutto in questo periodo, lamentano di non riuscire a dormire nelle ore notturne, con disagi immaginabili soprattutto per le famiglie con figli piccoli; i secondi invece si dicono stanchi di dover fare i conti con continui divieti e multe per disturbo della quiete pubblica.