Redazionali

Vivacità o iperattività nel bambino: quando preoccuparsi

In realtà, vivacità e iperattività sono molto diverse fra loro e non devono essere confuse

I bambini più vivaci possono, a un occhio inesperto, apparire iperattivi. In realtà, vivacità e iperattività sono molto diverse fra loro e non devono essere confuse.

La vivacità è del tutto normale e può essere gestita attraverso la normale educazione del bambino, senza dover ricorrere all’intervento di specialisti. Diverso è invece il discorso per quanto concerne l’iperattività vera e propria, la quale può sfociare nel cosiddetto Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, noto anche con l’acronimo ADHD. In questo secondo caso, l’aiuto di un professionista è fondamentale per aiutare il bambino a trovare il proprio equilibrio e a gestire gli impulsi in modo adeguato. Inoltre, il consulto di uno psicologo permette anche ai genitori di capire come comportarsi e quali sono gli atteggiamenti più costruttivi da assumere nei confronti del proprio figlio.

Ma come fare per capire se un bambino soffre di disturbo dell’attenzione e iperattività o se è semplicemente troppo vivace? E come comportarsi in questo secondo caso? Scopriamolo insieme.

Le differenze tra bambini vivaci e iperattivi

Ogni bambino ha un carattere unico e un diverso modo di gestire sentimenti, emozioni e stati d’animo. Per questo motivo, non è difficile trovarsi di fronte a bambini della stessa età che tendono ad assumere comportamenti molto diversi tra loro.

È sufficiente visitare un’aula di una scuola primaria per notare immediatamente che convivono fianco a fianco scolari timidi e remissivi, diligenti, svegli, vivaci e iperattivi. Queste due ultime categorie possono essere facilmente confuse, ma esistono delle differenze, le quali risultano più chiare agli occhi di un professionista.

In particolare, a differenza dei soggetti iperattivi, quelli vivaci imparano più facilmente a riconoscere i limiti, a seguire le regole e a comportarsi in modo adeguato al contesto. Curiosi e interessati ad apprendere cose nuove, hanno la capacità di portare a termine i compiti loro assegnati e a mantenere viva l’attenzione. A livello fisico, hanno un maggiore controllo e non sentono la necessità di muoversi continuamente.

Diversamente da questi, i bambini iperattivi incontrano maggiori difficoltà a rispettare le regole, rimanere concentrati, portare a termine i compiti loro assegnati e via dicendo.

Come gestire un bambino molto vivace

La gestione dei bambini vivaci è più semplice rispetto a quella dei bambini iperattivi. Ciononostante, gli errori sono sempre dietro l’angolo.

Ad esempio, sgridare il proprio figlio costantemente e impedirgli di esprimersi può essere controproducente. Al contrario, per favorire una crescita armoniosa può risultare utile fornirgli degli stimoli, insegnargli cose nuove e aiutarlo a comprendere quali sono i limiti che non deve superare.

Come intervenire in caso di dubbio

Nel caso in cui si fosse in dubbio, per capire se il proprio figlio soffre di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività o è semplicemente vivace, sarebbe necessario chiedere aiuto a uno psicologo.

Questo professionista, dopo aver valutato il bambino, tenendo conto dei suoi comportamenti, atteggiamenti e reazioni, sarà in grado di stabilire se è particolarmente vivace o iperattivo, e potrà fornire tutto il supporto necessario per aiutarlo a crescere in modo sano ed equilibrato.