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VITTIME TERREMOTO IN MOLISE, IL CORDOGLIO DEL PAPA

«Profonda vicinanza spirituale alle persone» colpite da «violenti fenomeni sismici in Sicilia e in altre zone dell’Italia centro-meridionale» è stata espressa dal Papa oggi in piazza San Pietro, al termine dell’Angelus. Il pensiero del Papa è andato «specialmente ai bambini coinvolti nel crollo di un edificio scolastico a San Giuliano di Puglia» assicurando a tutti la sua preghiera. Durante l’Angelus si era soffermato sul significato della Solennità di Tutti i Santi, ricordando in modo particolare i nove canonizzati in questo ultimo anno: Alonso de Orozco; Ignazio da Santhià; Umile da Bisignano; Paulina do Coração Agonizante de Jesus; Benedetta Cambiagio Frassinello; Pio da Pietrelcina; Pedro de San José Betancur; Juan Diego di Guadalupe; Josemaría Escrivá de Balaguer. «Luminosi testimoni del Vangelo» che dimostrano con il loro esempio quanto insegna il Concilio che tutti i fedeli sono chiamati alla santità. La Commemorazione dei fedeli defunti del 2 novembre – ha detto ancora il Papa «ci chiede di non dimenticare, anzi, in un certo senso di privilegiare nella preghiera le anime di tanti defunti che nessuno ricorda, per affidarli all’abbraccio della divina Misericordia. Penso in particolare a tutti coloro che, nell’anno trascorso, hanno lasciato questo mondo. Prego soprattutto per le vittime dei fatti di sangue, che nei mesi scorsi ed anche in questi giorni hanno continuato ad affliggere l’umanità. La commemorazione di tutti i defunti non può non essere anche una corale invocazione di pace: pace per chi ha vissuto, pace per chi vive, pace per chi vivrà».