Italia
Violenze in carcere: don Grimaldi (ispettore cappellani), “riportare umanità e dignità nei nostri istituti”
“Gestire criticità e sicurezza insieme non è facile, ma certamente non si può assolutamente condividere la violenza gratuita verso persone indifese che già stanno pagando con una pena detentiva per i loro errori”, prosegue don Grimaldi, secondo il quale, allo stesso tempo, “non possiamo neanche generalizzare mettendo in cattiva luce tutto il lavoro della Polizia penitenziaria che ogni giorno con sacrificio e grande professionalità svolge il proprio dovere”.
L’ispettore generale chiarisce: “Ci sono certamente mele marce da eliminare, coloro che fanno abuso di potere, che amano il protagonismo. Davanti a tutto questo quale deve essere la nostra risposta? Cosa fare? Quale direttive dare davanti alle emergenze di oggi e che sempre metteranno in discussione il sistema penitenziario? Non bisogna abbandonare a se stesso questo importante apparato dello Stato che nelle carceri svolge una difficile missione. Hanno bisogno di sostegno, di vicinanza, ma soprattutto di una formazione permanente e un confronto franco su come gestire le criticità, senza commettere illegalità rispettando le leggi”.