Italia
Vinitaly: Saccardi premia la cooperativa sociale Calafata
Vinitaly 2023, è la cooperativa sociale Calafata il “Benemerito della vitivinicoltura italiana”. Nell’ambito della 55° edizione del Salone internazionale del vino e dei distallati in corso a Verona, è stato assegnato alla cooperativa agricola sociale di comunità che opera nella lucchesia il “Premio Angelo Betti”, riconoscimento istituito nel 1973 in collaborazione con gli assessori regionali all’agricoltura, che riconosce chi si è distinto in ciascuna regione per aver saputo promuovere e valorizzare la cultura vitivinicola.
“Quest’anno, sulla scorta delle informazioni acquisite – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – è con vero piacere che abbiamo deciso di attribuire il Premio Angelo Betti alla cooperativa Calafata che centra la sua attività non solo sulla valorizzazione dei tre fattori di successo della vitivinicoltura toscana, e cioè territori, persone e prodotti, ma soprattutto sull’attenzione particolare al sociale. Credo molto nell’agricoltura sociale come occasione di sviluppo della società, di strategie e di diversificazione dell’attività agricola, ed allo stesso tempo come soluzione innovativa per la coesione del territorio. Con le mie congratulazioni auguro a Calafata di crescere ancora e svilupparsi sulla strada intrapresa”.
La Cooperativa agricola sociale di comunità Calafata nasce nel 2011 come cooperativa agricola e sociale come risultato di un percorso che ha visto coinvolto fin dal principio alcuni componenti di un Gruppo Solidale di Acquisto e volontari della locale Caritas. Da quel momento ad oggi Calafata si è strutturata come realtà locale agricola multifunzionale che ha messo a sistema la filosofia dell’agricoltura sociale soprattutto per le attività di inserimento lavorativo. Ampliatasi negli anni, l’attuale cooperativa gestisce complessivamente circa trenta terreni coltivati a vigneto sulle colline lucchesi, oltre ad oliveti e culture ortive nei comuni di Lucca, Camaiore, Massarosa, Viareggio e Capannori. In questi territori la cooperativa opera per il recupero del paesaggio agricolo anche tramite percorsi di agricoltura sociale, con inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e insieme collabora, nel quadro della rete pubblico-privato, nel rispondere ai bisogni sociali, alle criticità delle nuove povertà, grazie alla profonda conoscenza dei fenomeni di disagio sociale presenti.
“Ringraziamo di vero cuore – ha detto il presidente Marco Bechini – la Regione Toscana che si è accorta del nostro silenzioso lavoro quotidiano e che ci ha letteralmente sorpreso, anche se siamo testimoni da tempo della sensibilità dell’attuale assessorato verso le istanze dell’agricoltura sociale nostro format e obiettivo specifico. Ci ha colpito positivamente la candidatura e poi il riconoscimento di questo importante premio che ci sta confermando l’importanza del lavoro svolto tutti i giorni sul terreno e nella comunità. Brindiamo “letteralmente” al premio Angelo Betti che terremo in vista nella nostra sede come a ricordarci che viviamo ed operiamo all’interno di una regione vocata all’agricoltura di qualità dove si possono realizzare ottimi prodotti nello stesso tempo in cui si migliora anche il territorio e la comunità e dove si può provare anche a fare “sistema” con le istituzioni”.