Villa San Leonardo al Palco avrà una nuova gestione e nel mese di settembre inizieranno i lavori di manutenzione in vista della sua riapertura.A fine mese, la diocesi metterà nero su bianco la convenzione che affida la direzione, la cura e l’amministrazione – anche straordinaria – della «Casa di spiritualità mons. Pietro Fiordelli» ai Ricostruttori nella Preghiera. Gli accordi principali dell’operazione sono già stabiliti, in questi ultimi giorni è in via di definizione la durata della convenzione (probabilmente saranno sei anni con possibilità di rinnovo), ma la finalità è chiara: la Villa tornerà ad essere a disposizione dei pratesi per incontri, ritiri spirituali, convegni e attività di tipo culturale.«La riapertura del Palco e la conseguente restituzione della struttura alla diocesi e alla città è un risultato importante – dice il vescovo Franco Agostinelli -, la nostra volontà è sempre stata quella di affidare la gestione a una comunità religiosa, ne abbiamo interpellate alcune, altre si sono proposte e alla fine abbiamo scelto i Ricostruttori». La decisione è stata avallata con il parare del Collegio dei consultori, che coadiuva il Vescovo nell’amministrazione dei beni diocesani, e del Consiglio presbiterale, l’organo di rappresentanza del clero. «A nostro modo di vedere – sottolinea mons. Agostinelli – tra le varie possibilità analizzate, i Ricostruttori sono quelli che ci hanno garantito una maggiore “diocesanità” nella gestione, perché lo ribadiamo: in primis devono essere le nostre parrocchie e la comunità ecclesiale ad usufruire di questo bene prezioso e amato dai pratesi». Villa del Palco è chiusa dal giugno dello scorso anno, principalmente a causa dei danni provocati dalla forte tempesta di vento che ha funestato Prato il 5 marzo 2015. Le terribili raffiche abbattutesi sulla città hanno arrecato seri danni al tetto del complesso. Poi a settembre si concluse la gestione di don Helmut Szeliga, chiamato dal Vescovo a guidare la parrocchia di San Giusto, lasciata vacante dopo la morte di don Antonio Pivetta. Da allora il Palco è stato utilizzato soltanto in alcuni ambienti e per far fronte a situazioni di emergenza, come l’accoglienza temporanea di due gruppi di profughi, grazie alla disponibilità di don Luciano Pelagatti e del diacono Fabio Barsotti.Come detto, a settembre i Ricostruttori saranno al lavoro per risistemare la Villa, con l’obiettivo di riaprire quanto prima. Al Palco risiederà una piccola comunità composta da due sacerdoti, tra questi ci sarà il vice parroco di Galcetello don Matteo Pedrini, e da alcuni laici terziari del movimento. Il progetto di ristrutturazione sarà seguito da padre Guidalberto Bormolini, responsabile delle case dei Ricostruttori in Toscana. I Ricostruttori sono un movimento dalla storia trentennale, fondato da padre Gian Vittorio Cappelletto, sacerdote piemontese scomparso nel 2009. Il loro carisma si basa sulla preghiera, la cultura e il lavoro (come si evince facilmente dal loro nome). Possono essere definiti come dei «muratori del Vangelo», perché, tra le loro attività principali, c’è proprio quella di ristrutturare case o cascine diroccate grazie all’impegno di sacerdoti, terziari del movimento e semplici volontari. Un lavoro fisico che, secondo le loro intenzioni, ben si accompagna alla ricostruzione spirituale.