Quelle immagini non potevano, non dovevano essere considerate un prodotto per aumentare meccanismi di audience mediatica in una società che così rischia di veder aumentati i fattori di degrado. Così il vescovo di Pistoia, Mansueto Bianchi, sulla diffusione delle immagini con maltrattamenti ai piccoli iscritti nell’asilo “Cip e Ciop” della città toscana e che hanno poi portato all’arresto delle due maestre Anna Laura Scuderi, 41 anni, e Elena Pesce, 28 anni. Trasmettere quei filmati non era necessario : capisco bene il diritto dei cittadini a essere informati e il parallelo dovere dei giornalisti a informare, ma nel rispetto delle norme sarebbe bastato prosegue il vescovo che quelle immagini le avessero viste solo i genitori o che, almeno, fossero state trasmesse con le adeguate, e dovute, cautele.Ma il vescovo, a margine della presentazione del rapporto Caritas sulle povertà nel territorio pistoiese, è anche entrato nel merito della vicenda. L’ha definita sconcertante e terribile e ha ringraziato le forze dell’ordine intervenute auspicando una rapida definizione giudiziaria della questione. Mi rendo conto di quanto abbiano sofferto e possano soffrire i genitori e delle conseguenze sugli stessi piccoli di fatti così gravi. Ma a soffrire davanti a un caso comunque contingente e non certo generalizzato è l’intera comunità pistoiese che certo non merita questo; non lo merita anche per i livelli di autentica eccellenza raggiunti, nell’assistenza scolastica e prescolastica, con standard superiori alle medie europee.Per il vescovo Bianchi la vicenda deve comunque richiamare l’attenzione di tutti sulla vigilanza: possibili deviazioni, purtroppo, possono essere dietro l’angolo danneggiando il diritto dei più deboli, l’infanzia, a crescere in modo sereno.