Lucca

Viareggio, questione abitativa: il Comune “aderiamo a Fondazione Casa”

«La situazione abitativa nel Comune di Viareggio è drammatica non solo per l’enorme richiesta di alloggi di edilizia pubblica – la graduatoria attuale di ERP conta più di 700 persone in attesa mentre quella di Emergenza Abitativa circa 130 – ma soprattutto per l’emergenza sfratti, emergenza che rappresenta per la nostra realtà locale un vera e propria tragedia. La quasi totalità degli sfratti è dovuta ad una situazione di morosità mentre estremamente limitato è il numero degli sfratti per cessata locazione comunque bloccati per decreto fino a fine anno in base alla Legge di Stabilità del Dicembre 2012: gli sfratti previsti per questo e per i mesi successivi ammontano secondo i dati in possesso del nostro ufficio a 59 di cui solo 6 per cessata locazione, 5 per vendita dell’immobile all’asta e ben 48 per morosità».

Bastano queste parole dell’assessore alle politiche Sociali e Diritto alla Casa, Roberto Rossetti, pronunciate al consiglio comunale dello scorso lunedì 2 dicembre, per capire che la situazione è davvero grave. Ha partecipato alla seduta ed ha ascoltato la relazione, insieme a varie autorità civili, anche l’arcivescovo Italo Castellani che così ha dato testimonianza di un ascolto vero e preoccupato delle esigenze anche sociali della città di Viareggio.

La morosità è da ricondurre alla situazione permanente di crisi economica come anche di una gestione poco accurata da parte delle amministrazioni precedenti, ha sostenuto l’assessore. «Rispetto a questa situazione l’attuale amministrazione e il sottoscritto hanno fin da subito chiesto agli organi di governo sul territorio, cioè la Prefettura, di procedere ad una moratoria degli sfratti, ad una sospensione temporanea degli sfratti in modo da uniformarsi alla sospensione degli sfratti per cessata locazione».

Ma certamente «risulta difficile aspettarsi da questo Governo una misura sospensiva generalizzata ed uno stanziamento, serio, di fondi per il rilancio dell’edilizia popolare» ha sostenuto l’assessore Rossetti che poi ha continuato «siamo in attesa da troppo tempo, di altri 44 alloggi fra Migliarina e Torre del Lago la cui costruzione non è ancora ultimata. Il problema è legato alle difficoltà finanziarie della ditta appaltatrice che per un lungo periodo ha interrotto i lavori».

Il Comune di Viareggio per l’emergenza può contare su 67 alloggi gestiti dalla Viareggio Patrimonio, 6 alloggi del Consorzio So&Co, 8 stanze nella Struttura Casa Tosca sempre di proprietà del Consorzio So&Co e 18 presso il Ferrhotel (12 stanze + 6 minialloggi). «Gli inserimenti alberghieri che sono una tra le possibili soluzioni emergenziali non saranno più considerati la risposta al problema» ha dichiarato l’assessore. Il comune può disporre inoltre di 48 alloggi a fitto calmierato così distribuiti: 18 in località Forcone e 28 al Tabarracci.«Nell’ottica di potenziare le risposte del Comune sul fronte abitativo, l’adesione a Fondazione Casa è sicuramente uno strumento utile con cui integrare la politica abitativa del Comune perché con la sua attività di reperimento sul mercato privato di alloggi a fitto calmierato può dare soluzione a quelle famiglie che una certa capacità di far fronte ad una canone moderato l’avrebbero ma che stante l’attuale situazione degli affitti a Viareggio sono impossibilitati a pagarselo».

Visto che i problemi di Viareggio sono comuni ad altre realtà della provincia di Lucca, è interessante la prospettiva che l’assessore Rossetti dà alla questione: «a mio modo di vedere dovrebbe essere legittimato dal legislatore il diritto per le Amministrazioni locali di procedere alle requisizioni forzate di immobili sfitti per fronteggiare le situazioni di emergenza abitativa. Lo dico e l’ho sostenuto fin dal mio insediamento: vedere intere palazzine private sfitte da anni se non decenni (e in Viareggio ci sono condomini e alberghi in queste condizioni) è un affronto ed un insulto verso quanti o hanno la spada di Damocle di uno sfratto incombente o hanno il problema di dove andare a dormire».

Ma di fatto oramai questa è una situazione impraticabile da un punto di vista legislativo, anche perchè le sentenze della Cassazione al Consiglio di Stato hanno condannato l’Ente locale che ha disposto la requisizione forzata a risarcire i proprietari per il danno subito. E in tempi di crisi questo pericolo è un deterrente non di poco conto.

Cos’è Fondazione Casa?Nel 2007 la Provincia ha istituito La Fondazione Casa Lucca (www.fondazionecasalucca.it). Scopo istituzionale della Fondazione (ente privato di cui aderiscono vari soggetti anche pubblici) è la realizzazione di iniziative destinate a far fronte a quelle situazioni di disagio che hanno origine dalla mancanza di un alloggio, favorendo altresì l’inserimento nel tessuto economico-produttivo e l’integrazione sociale. Ne fa parte anche l’ufficio Caritas della diocesi.