Si tratta di un’opera scritta a più mani e curata dall’architetto Roberto Puletti in collaborazione con il professor Luigi Andreini che ripercorre la storia dell’edificio sacro e fa conoscere nel dettaglio attraverso ventuno disegni e centoquarantesette fotografie a colori gli interventi svolti.L’architetto Puletti, riprendendo la sua tesi di laurea, spiega con precisione la storia e le tecniche usate per la costruzione del mirabile soffitto della chiesa, del quale finalmente ci sono noti gli autori e il significato delle immagini riprodotte. Fabrizio Papini, Silvia Zampieri, Daniela De Ritis e Sandro Ceccolini, ognuno nel proprio ambito d’intervento,. ci introducono nell’affascinante mondo del restauro, ci fanno capire le difficoltà incontrate e ci documentano sugli splendidi risultati ottenuti. Monsignor Giacomo Babini, Vescovo emerito di Grosseto, con il suo intervento, propone una lettura teologica dell’immagine – «icona» – della Madonna dipinta da Raffaellino del Colle nel 1555 svelando il significato profondo dell’opera. Il contributo di Paola Scortecci chiarisce in maniera esaustiva la fase di trasformazione dell’edificio nella metà del Settecento quando furono realizzati i nuovi altari a stucco, oggi perfettamente restaurati.Attraverso nove schede, Daniela Galoppi Nappini presenta i pregevoli arredi sacri attualmente in uso presso il santuario. Tra questi, ed è una piacevole scoperta, c’è anche un calice in argento donato nel 1877 da papa Pio IX e misteriosamente arrivato a noi. Conclude il volume un capitolo tecnico curato dall’ingegner Marco Biagioli sui nuovi impianti d’illuminazione, di riscaldamento e di sicurezza sistemati nella chiesa.Alla presentazione del libro seguirà la conferenza di Ennio Cerrini sulla «simbologia mariana nella chiesa di Santa Maria della Grazia». Alle 21 dello stesso giorno, sempre nel santuario, si terrà un concerto con l’organo del 1755 eseguito da Roberto Tofi che sarà accompagnato dal coro «I cantori del Borgo».