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Viaggio dentro il presepe alla Madonna del Sasso.

«Gesù, nato, morto e risorto, è per noi sorgente che zampilla per la vita eterna». I Padri domenicani di Santa Maria del Sasso a Bibbiena hanno voluto utilizzare questo concetto come uno dei temi ispiratori del loro presepe che anche quest’anno viene allestito dagli «Amici di Camaiore» nel santuario. Al gruppo di 14 presepisti, il Comune di Bibbiena il 6 dicembre scorso ha voluto regalare una pergamena di riconoscimento per la dedizione che da quaranta anni mettono nella realizzazione del presepe. È tradizione dell’Ordine domenicano che il presepe resti esposto tutto l’anno in un angolo della chiesa in dimensioni ridotte perché esso rappresenta il mistero dell’Incarnazione. In coincidenza con le festività natalizie, il piccolo presepe viene sostituito da uno più grande che arriva ad occupare l’intera chiesa inferiore. Tale presepe, che prima del 1950 era costituito da statue in terracotta vestite da abiti della vallata, è stato successivamente rinnovato con l’acquisto di statue in legno alte oltre un metro e scolpite a mano dagli scultori di Ortisei, in Val Gardena. Quest’anno i temi ispiratori saranno tre: il mistero della Natività, la Croce e l’acqua come sorgente di vita eterna. La dimensione delle statue lignee porta ogni anno i presepisti a creare una scenografia monumentale in cui il visitatore sporgendosi da una passerella e immergendosi in un percorso stabilito, ha la possibilità di rivivere l’atmosfera di Betlemme, tra luci soffuse e atmosfere di altri tempi. Il percorso «fisico» ha un richiamo allegorico ed è un invito a ripercorre lo stesso itinerario che fecero i Re Magi guidati dalla stella.Lara Vannini