Vita Chiesa
«Viaggiando s’impara»: estate in terra di missione
di Silvia Borghesi
Un’estate diversa per i giovani e gli adulti della Diocesi di Firenze che partiranno per tre viaggi missionari in Burkina Faso, Bolivia e Guatemala. I viaggi sono la naturale conclusione del corso di educazione alla mondialità, dal titolo «viaggiando s’impara», organizzato durante l’anno dal Centro Missionario Diocesano. I Paesi che visiteranno sono tra i più poveri al mondo e il numero di cristiani non è elevato, in Burkina ad esempio solo il 10% circa della popolazione è cristiana eppure Andrea Masini, un diacono fiorentino, è già all’ottavo viaggio in questo paese. La sua conoscenza di luoghi e persone sarà importante per il gruppo che accompagnerà: quindici persone in tutto compreso il parroco di Montelupo, don Paolo Sbolci.Andrea racconta che il viaggio prevede di dividere il gruppo in due per non sovraccaricare troppo le situazioni e non impegnare eccessivamente ogni singolo luogo. Sarà un viaggio di conoscenza e rispetto delle realtà. I primi giorni il gruppo vivrà nella capitale, Ouagadougou, presso le suore cammilliane per poi essere ospitati da altre suore e iniziare a rotazione le diverse esperienze riguardanti i problemi sanitari (elemento importante nel carisma delle cammilliane), la vita in due parrocchie, l’attività di un gruppo di suore francesi e la conoscenza di un orfanotrofio, il tutto per conoscere una realtà di chiesa vivace anche se talvolta di piccole dimensioni e allo stesso tempo tradizionalista.
I tre viaggi sono legati ad un comune denominatore: la povertà. Effettivamente anche in Bolivia e Guatemala, la situazione potrebbe solo migliorare.
Suor Giacomina Monti porterà il suo gruppo in Guatemala e fra Guido Fineschi in Bolivia. Quest’ultimo conosce a memoria tappe e luoghi e dalle sue parole emerge l’importanza di non far terminare tutto con il ritorno in Italia il 26 agosto. Per questo motivo è stato fissato un incontro il 5 ottobre al convento di Monte alle Croci per parlare delle sensazioni avute e delle esperienze vissute.
Il viaggio in Bolivia prevede diverse tappe: Santa Cruz, Gutierrez, Camiri nel Chaco e l’incontro con due vescovi toscani, Bernacchi originario della Verna e Focardi di Rignano, ma è esplicito che la parte più interessante del viaggio sarà quella della conoscenza diretta della realtà missionaria e locale in cui abitano i Guaranì. Questa popolazione ha un modo di vivere e intendere la religione difforme dalle nostre abitudini e i partecipanti al viaggio potranno cogliere l’occasione per osservarne le tradizioni. Fra Guido spera che prossimamente viaggi simili si possano fare anche in Cina ed Egitto, dove i francescani vivono ormai da tempo la loro missione, anche se solo una bassa percentuale della popolazione è cristiana.
In ogni modo, al ritorno la speranza di ogni responsabile è che i giovani rivedano i propri modi di vita e si inseriscano in modo più attivo e attento nella comunità. Per ulteriori informazioni www.missionitau.it