E’ passato, infatti, un secolo dal primo campo scout sperimentale tenuto nell’isola di Browsea, in Inghilterra, luogo dove il primo agosto 1907 Baden-Powell radunò 22 ragazzi e diede inizio alla grande avventura dello scoutismo, che oggi conta milioni di aderenti nel mondo. In Italia e ad Arezzo la ricorrenza di non passerà inosservata. Già da sabato 24 e domenica 25 febbraio i gruppi scout della zona (città di Arezzo, Casentino, Valtiberina e Cortona) si ritroveranno per vivere la «Giornata del Pensiero» in ricordo dei fondatori attraverso il gioco, la preghiera e altre attività utili a riaffermare la fraternità mondiale che li unisce. Sarà inoltre raccolto il «Penny», un gesto concreto di solidarietà, che consiste nelle offerte da destinare ad un’associazione operante nel Burkina Faso, fondata tra l’altro anche da capi scout aretini. La «Giornata del Pensiero» si concluderà con l’apertura ufficiale del centenario che vedrà gli scout impegnati in altre attività volte a far conoscere la propria Associazione. Una data certa è quella del 20 maggio, quando avrà luogo l’iniziativa «Noi, voi, tutti in piazza», una festa che si svolgerà nelle piazze cittadine. Poi sarà la volta dei campi estivi con il rinnovo della «promessa»: chiunque è scout o lo è stato nel passato, all’alba del primo agosto, avrà l’occasione per rinnovare l’impegno verso Dio e verso il proprio Paese a «fare del proprio meglio». Alcuni ragazzi di Arezzo rinnoveranno la «promessa» in un contesto molto particolare, cioè al Jamboree, il raduno scout mondiale che si tiene ogni quattro anni. Nell’Inghilterra patria dello scoutismo arriverà un gruppo mai così numeroso di giovani aretini, provenienti dall’Arezzo 1 (San Domenico), Arezzo 3 (Saione), Arezzo 4 (Santa Maria delle Grazie), Arezzo 7 (San Marco), Arezzo 8 (San Donato).Luca SalvadoriSono giornate particolari quelle che stanno vivendo gli scout.