Lunedì 2 ottobre si è riunita all’Eremo di Lecceto (Firenze) la Conferenza Episcopale Toscana. In apertura dei lavori il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e Presidente della CET, ha riferito sulla recente riunione del Consiglio Episcopale Permanente. I Vescovi toscani hanno espresso il loro apprezzamento per le parole del cardinale Gualtiero Bassetti nella sua prima prolusione in veste di Presidente della CEI e hanno ribadito il desiderio di seguirlo e sostenerlo in questo suo importante compito, ricordando con gratitudine quanto il Cardinale Bassetti abbia già dato in passato alla Chiesa fiorentina, in cui ha iniziato il suo ministero sacerdotale, alle Chiese di Massa Marittima-Piombino e di Arezzo-Cortona-Sansepolcro che lo hanno avuto come Pastore e alle Chiese toscane tutte. La Conferenza Episcopale Toscana si è anche unita alla CEI nell’esprimere sentimenti di affetto, vicinanza e gratitudine al Santo Padre, nella volontà di camminare sempre più in unità a concordia.I Vescovi hanno affrontato il tema dei giovani, in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi, dedicato appunto a «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Le Diocesi toscane aderiranno al percorso che il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile sta organizzando, e che la prossima estate vedrà la proposta ai giovani di alcuni pellegrinaggi verso luoghi di spiritualità e di carità per convergere, quindi, nei giorni 11-12 agosto a Roma per l’incontro con il Santo Padre.Mentre la CEI avvia una verifica sul Progetto Policoro, ad oltre vent’anni dalla sua nascita, le Diocesi toscane hanno confermato la validità di questo strumento che consente di incontrare i giovani, in una prospettiva di evangelizzazione del mondo del lavoro, attraverso un processo educativo e formativo per stimolare la loro capacità imprenditoriale.La Conferenza Episcopale Toscana ha fatto il punto sul percorso verso la nascita di un unico Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana: un passaggio laborioso, nel quale si vuole riaffermare la continuità tra i quattro Istituti finora esistenti (Arezzo, Firenze, Pisa, Siena) e il nuovo Istituto regionale che mantiene attive queste sedi, nelle forme che saranno previste in un’ottica di unitarietà, valorizzando le competenze dei docenti, al fine di offrire una formazione adeguata non solo per chi già opera nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, o intende intraprendere il percorso per diventare insegnante, ma anche per chi svolge servizi ecclesiali e cura quelle attività culturali illuminate dalla fede di cui le nostre comunità hanno grande bisogno. Tutto questo si inserisce nell’attenzione delle Chiese toscane per la formazione teologica, che si avvale anche di altri strumenti come la Facoltà Teologica dell’Italia centrale e le scuole di formazione teologica di base attive in diverse diocesi.I Vescovi sono stati inoltre aggiornati sui criteri che in base alla nuova intesa sull’Insegnamento della religione cattolica stabiliscono i titoli necessari per la concessione della eventuale idoneità all’insegnamento della religione, sia nelle scuole statali che in quelle paritarie.Per quanto riguarda la formazione al sacerdozio, a partire dal 2018 inizierà nelle Diocesi toscane la presenza di un anno propedeutico all’ingresso in Seminario. Questo anno propedeutico, che si svolgerà nelle singole diocesi, avrà però momenti di accompagnamento spirituale e psicologico e di iniziazione alla vita comunitaria che potranno avvalersi anche di occasioni e strumenti a livello regionale.La Conferenza Episcopale Toscana ha programmato un incontro tra i Vescovi e i Superiori e le Superiori Maggiori delle comunità religiose in Toscana per un confronto su problematiche pastorali di comune interesse. L’incontro avrà luogo a Loppiano lunedì 19 febbraio prossimo.I Vescovi hanno anche condiviso alcune riflessioni in vista di un incontro con i responsabili dell’Azione Cattolica regionale, per individuare insieme le strade attraverso cui sostenere la vita dell’associazione nelle nostre diocesi.Prendendo atto della nuova organizzazione stabilita dalla CEI in ordine alla formazione dei missionari, che vede nella Fondazione Missio l’unico organismo della Chiesa italiana con funzione di promozione e raccordo complessivo del mondo missionario, in occasione del Mese Missionario i Vescovi toscani hanno ribadito la necessità di rilanciare nelle nostre comunità la prospettiva della missione «ad gentes», invitando a riflettere sul mandato di Gesù ad annunciare il Vangelo a tutti i popoli della Terra, e a sostenere con la preghiera e con le offerte l’opera dei missionari in ogni parte del mondo.