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Vescovi rapiti in Siria: nuovo appello dei Patriarchi e dell’Arcivescovo di Canterbury

Ancora nessuna notizia dei due vescovi greco-ortodosso e siro-ortodosso di Aleppo Paul Yazigi e Gregorios Ibrahim, rapiti lunedì nel Nord della Siria mentre erano in viaggio. «Continuiamo a pregare per loro», dicono al Sir questa mattina al segretariato del Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l'Oriente che ha sede a Damasco. «Ma per ora non abbiamo nessuna notizia».

Ieri mattina, Sua Beatitudine Giovanni X (Yazigi), Patriarca greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente, ha fatto visita a Sua Santità Mar Ignatius Zakka I Iwas, Patriarca dei siriaci ortodossi nella sua residenza patriarcale ad al Atchaneh, in Libano. «È stata occasione – si legge in un comunicato congiunto – per i due patriarchi di scambiarsi le ultime informazioni relative ai due vescovi rapiti». I due patriarchi tornano a «condannare la non-liberazione fino ad oggi dei due nuovi vescovi, nonostante gli sforzi compiuti». Rinnovano l’appello perché «siano liberati e invitano la comunità internazionale a compiere tutti gli sforzi necessari per fermare ogni forma di violenza in Siria e per la pace attraverso il dialogo e la soluzione politica». I due patriarchi – prosegue il comunicato – «hanno convenuto di prendere i provvedimenti opportuni in caso non si proceda alla liberazione dei due vescovi», nella «speranza – dicono – di vedere i due vescovi nelle loro diocesi questa Domenica delle Palme».

Per la liberazione dei due vescovi di Aleppo rapiti lunedì scorso scendono in campo anche gli arcivescovi di Canterbury e di Westminster, Justin Welby e Vincent Nichols. «Fin dai primi giorni del conflitto siriano nel marzo 2011 – scrivono i due leader delle Chiese inglesi anglicana e cattolica in un comunicato congiunto -, abbiamo pregato, perché vedevamo con orrore e tristezza l’escalation della violenza che ha preso in ostaggio questo Paese». «E oggi, le nostre preghiere vanno anche alle antiche comunità dei nostri fratelli e sorelle cristiani in Siria». Il rapimento di questa settimana di due metropoliti di Aleppo, Mar Gregorios Ibrahim e Paul Yazigi e l’uccisione del loro autista «è un altro chiaro segno delle terribili circostanze che continuano a inghiottire tutti i siriani». «Sosteniamo senza riserve – scrivono Welby e Nichols – queste comunità cristiane, radicate nelle terre bibliche, nonostante le molte difficoltà». Le Chiese inglesi rispondono così all’appello di solidarietà lanciato dal Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e dal Patriarcato siro-ortodosso di Antiochia e assicurano: «Continuiamo a pregare per una soluzione politica a questo tragico conflitto» perché si cessi «la violenza» e si riconoscano a tutti i siriani «le loro libertà fondamentali e inalienabili. Chiediamo anche che gli aiuti umanitari d’emergenza possano raggiungere tutti coloro che soffrono».