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VERTICE ONU: CARITAS E TAVOLA DELLA PACE, «SERVE VOLONTÀ POLITICA E RISPETTO DEGLI IMPEGNI PRESI»

«I capi di stato e di governo hanno il dovere morale ed etico di confrontarsi sul raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio». Questo l’invito che arriva da Caritas Internationalis alla vigilia del vertice delle Nazioni Unite che si terrà a New York dal 14 al 16 settembre. Un invito rilanciato anche da Caritas italiana, affinché i temi della sicurezza e della riforma dell’Onu non facciano passare in secondo piano l’impegno per la lotta alla povertà. La settimana scorsa Caritas Internationalis ha presieduto la più grande assemblea mai convocata degli organismi non governativi, con la partecipazione di circa 3.500 Ong. Tutte concordavano sul fatto che il Vertice di New York “può e deve essere un’imperdibile opportunità per rilanciare con forza gli impegni in favore dei più poveri”.

Anche la Tavola della pace e tutte le realtà che domenica 11 settembre hanno partecipato alla Marcia della pace Perugia-Assisi e all’Assemblea dell’Onu dei popoli rilanciano il testo della “Risoluzione per la riforma e la democratizzazione delle Nazioni Unite”, da loro elaborata e consegnata al presidente del Consiglio. All’Italia si chiede “di non essere complice dei killer dell’Onu” mentre ai 170 capi di Stato e di governo presenti a New York si propone di approvare questa Risoluzione “se vogliono mettere l’Onu nelle condizioni di affrontare seriamente le grandi emergenze e i drammi del nostro tempo. La Risoluzione c’è. Manca solo la loro volontà politica. L’Italia faccia la sua parte”.Sir

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