Toscana

Vertice Italia Francia in una Lucca ovattata

di Domenico MugnainiUna città quasi irreale, ovattata, dove un’ora prima dell’inizio del vertice, fissato per le 10,30, regnava un silenzio assoluto, interrotto solo dai passi veloci di qualche abitante che usciva di casa o da quanti cercavano di raggiungere il luogo di lavoro. Così Lucca ha accolto il vertice Italia-Francia, che venerdì 24 novembre ha sconvolto il centro storico della città i cui ingressi erano presidiati dalle forze dell’ordine dove gli stessi residenti dovevano mostrare un documento per passare nelle due zone ‘rosse’. Neppure le tre manifestazioni organizzate da Azione Giovani, dal Movimento Antagonista e da Forza Nuova hanno creato problemi.

Una città che ha accolto anche con un po’ di indifferenza i due presidenti, Romano Prodi e Jacques Chirac, i 16 ministri e le due first lady Flavia e Bernadette. Nel centro storico i primi rumori solo all’arrivo dei cortei ufficiali e quando sono risuonati gli inni nazionali. Ad accogliere i due presidenti le autorità cittadine: il prefetto Carmelo Aronica, che ha coordinato anche l’ordine pubblico, il presidente della Provincia Stefano Baccelli e il commissario prefettizio Francesco Lococciolo.

In realtà sono state solo le ‘signore’ a vivere almeno per alcune ore Lucca. Per loro gli organizzatori avevano riservato un programma di musica (hanno assistito a mezz’ora di prove della Boheme al teatro del Giglio, dove la prima è in programma lunedì 27 novembre), di visite ad alcuni monumenti e chiese, e di shopping. Un programma rispettato senza intoppi, forse, proprio grazie a come la città ha accolto il vertice, con molti negozi che hanno preferito aprire nel pomeriggio.

Per le due first lady, comunque, lo shopping era assicurato in via del Battistero, la strada degli antiquari di Lucca. Qui Bernadette Chirac si è fermata per acquistare una scatola di artigianato birmano per regalarla alla hostess che le aveva ritrovato un orecchino perso in aereo alla partenza da Parigi. A loro, dopo il pranzo, un altro dono inatteso: un volume sulla scrittrice francese George Sand a Frascati, curato da Emanuela Bruni, dell’ufficio stampa della presidenza del Consiglio, pubblicato dall’Associazione Tuscolana ‘Amici di Frascati’.

Le forze dell’ordine hanno potuto controllare a distanza, senza problemi, le tre manifestazioni. Solo un invito a Forza Nuova a rispettare gli accordi: avevano il permesso per un presidio e non per il corteo che avevano cercato di fare. Per il resto un po’ di slogan, qualche striscione appeso alle mura sia dagli antagonisti sia da Azione giovani. Il movimento vicino ad An ha distribuito panini con ‘mortadella’ per protestare contro la Finanziaria di Prodi dando appuntamento alla manifestazione di Roma del 2 dicembre.

Quando, dopo le 15, il vertice italo francese è stato ufficialmente chiuso con la partenza di Chirac, Lucca è tornata a muoversi. Fino a domenica sera, i lucchesi si metteranno in fila per vedere gli arredi storici che hanno addobbato Palazzo Ducale come all’inizio del’800 quando Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, governò Lucca. Un regalo che il vertice ha fatto alla città insieme al restauro dello storico Palazzo e di alcuni monumenti. Ancora una volta, come all’inizio dell’800, Lucca dovrà ringraziare la Francia i cui gigli arredano alcune delle stanze del palazzo che ora ospita Provincia e Prefettura. (ANSA).