”La fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo che in realtà dispone di livelli di produzione, di risorse e di conoscenze sufficienti per mettere fine a tali drammi e alle loro conseguenze”: la contraddizione è messa in luce da Papa Benedetto XVI nel messaggio inviato oggi per l’apertura del vertice della Fao sull’emergenza alimentare, letto dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone (testo integrale). La crescente globalizzazione dei mercati non sempre favorisce la disponibilità di alimenti e i sistemi produttivi sono spesso condizionati da limiti strutturali, nonché da politiche protezionistiche e da fenomeni speculativi che relegano intere popolazioni ai margini dei processi di sviluppo ha detto il Pontefice, rivolgendosi ai capi di Stato e di governo e ai dirigenti di istituzioni internazionali radunati a Roma; la grande sfida di oggi, ha continuato, è quella di globalizzare non solo gli interessi economici e commerciali, ma anche le attese di solidarietà, nel rispetto e nella valorizzazione dell’apporto di ogni componente umana. Nel suo messaggio, Benedetto XVI rinnova l’auspicio formulato durante la sua recente visita alla sede dell’Onu: l’urgenza di superare il paradosso di un consenso multilaterale che continua ad essere in crisi a causa della sua subordinazione alle decisioni di pochi; una raccomandazione seguita da quella di collaborare in maniera sempre più trasparente con le organizzazioni della società civile impegnate a colmare il crescente divario tra ricchezza e povertà e a proseguire in quelle riforme strutturali che, a livello nazionale, sono indispensabili per affrontare con successo i problemi. Povertà e malnutrizione, ha proseguito il Pontefice, non sono una mera fatalità, provocata da situazioni ambientali avverse o da disastrose calamità naturali e le considerazioni di carattere esclusivamente tecnico o economico non debbono prevalere sui doveri di giustizia verso quanti soffrono la fame ( ) Il diritto primario all’alimentazione è intrinsecamente vincolato alla tutela e alla difesa della vita umana, roccia salda e inviolabile sui cui si fonda tutto l’edificio dei diritti umani. In conclusione, il Papa invita a elaborare nuove strategie di lotta alla povertà e di promozione dello sviluppo rurale, anche attraverso processi di riforme strutturali, che consentano di affrontare le sfide della medesima sicurezza e dei cambiamenti climatici; inoltre, occorre incrementare la disponibilità del cibo valorizzando l’industriosità dei piccoli agricoltori e garantendone l’accesso al mercato. L’aumento globale della produzione agricola potrà, tuttavia, essere efficace, solo se sarà accompagnato dall’effettiva distribuzione di tale produzione e se essa sarà destinata primariamente alla soddisfazione dei bisogni essenziali.Misna