“Aumentare l’ambizione dell’accordo di Copenaghen portando l’impegno economico ad almeno 131 miliardi di euro entro il 2020 per sostenere l’adattamento dei paesi più poveri con risorse fresche e addizionali rispetto all’aiuto allo sviluppo. Con la consapevolezza, però, che servono anche impegni di riduzione delle emissioni”. E’ la richiesta di Sergio Marelli, segretario generale della Focsiv, mentre a Copenaghen i capi di Stato stanno lavorando alla bozza finale dell’accordo. Le linee-guida anticipate da due fonti che hanno partecipato ai negoziati informa la Focsiv – sono che l’aumento della temperatura globale del pianeta dovrà essere tenuto entro i 2 gradi centigradi sui livelli pre-industriali e i Paesi poveri saranno finanziati con un fondo che raggiungerà i 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020 per adottare tecnologie pulite’ e affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici. Tuttavia la resistenza della Cina e dell’India a un’intesa rimane forte e per questo c’è grande attesa per quanto sarà in grado di fare il presidente degli Stati Uniti Barack Obama giunto oggi a Copenaghen, per superare le ultime difficoltà, se la cosa sarà possibile. Gli Usa hanno annunciato la disponibilità al fondo di 100 miliardi per aiutare i paesi poveri, ma il mero finanziamento non basta commenta Marelli -. Servono anche impegni di riduzione delle emissioni.Sir