Arezzo - Cortona - Sansepolcro

VERSO VERONA Il Vescovo: «Insieme per affrontare le nuove sfide»

Il Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, è in partenza per la città scaligera. Guiderà la delegazione diocesana che parteciperà al quarto Convegno ecclesiale nazionale in programma da lunedì 16 ottobre a venerdì 20.Eccellenza, qual è il clima alla vigilia del Convegno?«Vedo molto entusiasmo da parte dei delegati. I rappresentanti delle diocesi hanno compreso l’importanza dell’evento ma sono anche esigenti: non vogliono un convegno celebrativo ma di riflessione. A Verona sono previsti gruppi di studio da cui ci attendiamo che emergano proposte concrete e operative che possano essere tradotte nella nostra pastorale ordinaria».Il tema del Convegno è quello della speranza. Che cosa è la speranza oggi?«E’ trovare in Cristo le risposte oggettive per il nostro tempo. Però, non si può parlare di rinnovamento o di progetto culturale o di annuncio del Vangelo in un mondo che cambia se non c’è una parrocchia dal volto missionario. Fino ad oggi le comunità parrocchiali si sono limitate a conservare l’esistente. Adesso c’è bisogno di stare in mezzo alla gente. Per questo tutti si augurano che a Verona la Chiesa possa rimotivarsi sulle modalità di annunciare Cristo che è ieri, oggi e sempre».Da qualche anno lei ha scommesso sulla formazione in diocesi.«E’ vero. Infatti, come si può portare Cristo in una realtà sempre in evoluzione se non abbiamo gli evangelizzatori di questa novità? Ecco gli sforzi che stiamo facendo per la preparazione dei catechisti, per la formazione delle coppie di sposi che guideranno i fidanzati al matrimonio, per la riscoperta dell’impegno in politica con la pastorale sociale e del lavoro, per lo sviluppo degli animatori della comunicazione e della cultura. Soltanto se abbiamo il coraggio di convertirci, l’evangelizzazione sarà realmente efficace. Però, non basta una conversione morale: ci vuole anche una conversione culturale e progettuale che ci possa dotare di strumenti per affrontare il nuovo che sta dinanzi a noi».La diocesi ha ospitato uno degli eventi di preparazione a Verona, «Le piazze di maggio», legato al tema della cittadinanza.«E dalle “Piazze” sono venuti input concreti per la nostra Chiesa. Infatti, è stata fatta una lettura sinodale della realtà. Non c’è stato ambito che non sia stato valutato e incontrato e di cui non siano state approfondite le problematiche: dall’universo del lavoro al mondo della sofferenza, dal carcere alla scuola».A Verona i delegati saranno soprattutto laici. C’è da aspettarsi un rilancio del laicato?«Se vogliamo portare Cristo fuori delle sacrestie, occorre davvero che suoni l’ora dei laici. Come ho detto ai giovani, deve suonare all’istante e non domani. Cristo ci chiama adesso a dare una testimonianza forte nella società in cui viviamo».di Giacomo Gambassi