Toscana
Verso le elezioni: giochi ancora aperti per le candidature
La battaglia sarà aspra e si giocherà fino all’ultimo voto soprattutto nelle città e nelle Province dove i due contendenti Casa delle libertà e Ulivo (più o meno allargato) sono più vicini. Nell’ultima tornata elettorale coincidenza, proprio il 13 giugno 1999 tra i comuni capoluoghi c’era stato ballottaggio solo ad Arezzo. Nepi (Ulivo) partì in vantaggio ma i cittadini alla seconda tornata ribaltarono l’esito ed elessero Lucherini (Polo). Nelle altre tre consultazioni e anche nelle 8 Province il centrosinistra si aggiudicò la competizione al primo turno superando la soglia del 50%. La legge elettorale prevede per Province e Comuni oltre i 15 mila abitanti il tetto della maggioranza assoluta per l’elezione al primo turno altrimenti il ballottaggio tra i due candidati meglio piazzati.
A Firenze, per l’Ulivo tutto deciso: candidato sindaco l’uscente Leonardo Domenici (Ds), candidato presidente della Provincia Matteo Renzi, segretario provinciale della Margherita. Polo ancora in difficoltà su entrambi i fronti. Un po’ per il nome dei candidati che non viene fuori, un po’ per la candidatura a sorpresa dello storico Franco Cardini considerato vicino alla destra, in realtà battitore libero appoggiato da due liste civiche.
Le cose per il Polo vanno un po’ meglio ad Arezzo con la riconferma del sindaco uscente Luigi Lucherini che se la dovrà vedere con Monica Bettoni, senatore Ds. In Provincia conferma per il diessino Vincenzo Ceccherelli. Sull’avversario il centrodestra non ha ancora deciso: tra i «papabili» il capogruppo di An in consiglio regionale Maurizio Bianconi.
In casa ulivista conferma per il presidente della Provincia uscente di Siena Fabio Ceccherini, alla ricerca di un accordo con Rifondazione, e alla provincia di Grosseto dell’uscente Lio Scheggi. Ques’ultimo dopo il rifiuto del sindaco Alessandro Antichi a candidarsi dovrà vedersela con la docente di biologia Laura Cutini (Forza Italia). Infine Pisa, dove il prossimo presidente della Provincia dovrebbe essere della Margherita. Si fanno i nomi di Andrea Pieroni e Giovanna Aghirov.
A un mese e mezzo dalla data delle elezioni, il quadro è ancora in movimento. Ma la campagna elettorale sarà dura perché si incrocerà con il dibattito politico sullo Statuto regionale. E, soprattutto, con gli scontri sulla nuova legge elettorale e l’abolizione delle preferenze che vede la strana alleanza tra Ds, An e un parte di Forza Italia. Ma la campagna elettorale sarà anche lunga. Infatti se le elezioni amministrative vedranno l’ultimo atto a fine giugno con il possibile ballottaggio che si terrà il 27 la campagna elettorale ricomincerà a settembre con le prime avvisaglie per le «regionali» del 2005. E non finirà qui. Nel 2006 toccherà alle elezioni politiche.
Nei 25 paesi dell’Unione si voterà con il sistema proporzionale in un giorno compreso tra il 10 al 13 giugno. L’Italia ha scelto di accorpare il voto con quello amministrativo. Da qui la novità dei seggi aperti già dal sabato pomeriggio, visto che non era possibile «sforare» sul lunedì 14.