La Confraternita di Misericordia di Camucia-Calcinaio celebra i suoi primi vent’anni di attività nel volontariato e nel servizio tramite ambulanza. Così pochi? – si potrà osservare, ricordando come questo genere di confraternite affonda le proprie radici in tempi lontani. Giusta osservazione: la nostra confraternita è infatti molto più antica, anche se i servizi che offre attualmente appartengono evidentemente ai nostri tempi. C’è una evoluzione che caratterizza anche l’azione delle nostre istituzioni, evoluzione che va al passo con i tempi. Per i cultori della storia siamo in grado documentare che già dal 28 gennaio 1799 Pio VI aveva concesso indulgenze e beni spirituali ai fratelli e alle sorelle aderenti alla «Congregazione della Buona Morte», eretta nella chiesa priorale del Calcinaio, vicino a Cortona, sotto l’invocazione del Santissimo Sacramento e del Patrocinio di Maria Santissima delle Grazie. Occorrerà tuttavia arrivare al 29 maggio 1803, «Pio VII, Sommo Pontefice sedente, e LL. MM. Don Carlo Lodovico Infante di Spagna, Re dell’Etruria, e Maria Luisa, Infanta di Spagna, Regina Reggente d’Etruria, felicemente regnanti», perché la Congregazione potesse legittimamente esercitare la propria attività e adottare le proprie delibere con tutte le carte in regola.Ma a Camucia quando è sorta questa istituzione? «Solo nel 1960», scrive Costantino Lazzeri, che per molti anni ha svolto il compito di segretario dell’istituzione, «si redigono i primi atti con l’intestazione ‘Confraternita di Misericordia S. Maria delle Grazie – Calcinaio, Camucia». Ma è già negli anni dell’immediato dopoguerra che nelle riunioni del consiglio della Congregazione della Buona Morte si comincia a parlare di struttura nuova da dare a questa benemerita Compagnia caritativa per adeguarla ai tempi che corrono.Trascorrono, apparentemente inattivi, ancora alcuni anni fino al 1962, quando l’antica «Congregazione», aggiornando statuto e finalità, chiede ed ottiene l’iscrizione all’associazione nazionale delle Misericordie d’Italia.Debbono trascorrere però ancora altri anni perché la Confraternita trovi nella società moderna e nelle attuali situazioni una sua precisa collocazione, offrendo quei servizi che, nello spirito della carità cristiana e di un disinteressato servizio volontario, si rivelano spessissimo necessari e addirittura indispensabili. «Tanti ‘samaritani’ donano oggi periodicamente il loro sangue, altri offrono in dono i propri organi – scrive ancora Costantino Lazzeri gli uni e gli altri tessendo fila di bontà intorno a chi soffre ed ha bisogno di aiuto». Ma questa è cronaca dei nostri giorni. Ed è proprio questo servizio volontario, che di anno in anno si aggiorna e si fa sempre più complesso per rispondere alle attese dei fratelli più deboli,che la Confraternita di Misericordia di Camucia-Calcinaio vuole sottolineare e continuare a proporre perché nessun bisogno resti inascoltato. Ed è questo lo scopo della celebrazione commemorativa che si svolgerà a Camucia domenica 10 settembre