Vita Chiesa

VATICANO, PRESENTATO IL LIBRO-INTERVISTA AL PAPA «LUCE DEL MONDO»

Cinquantamila copie già editate dalla Libreria Vaticana, altrettante in ristampa, 7 editori che hanno già provveduto a lanciare la prima edizione nelle principali lingue mondiali, 12 editori in altre lingue “in trattativa”, quasi pronte le edizioni in polacco, svedese e sloveno: sono queste alcune delle informazioni fornite a centinaia di giornalisti che oggi hanno affollato la Sala Stampa Vaticana per la presentazione del volume-intervista di Peter Seewald a Papa Benedetto XVI “Luce del mondo – Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi”. L’autore dell’intervista è ben conosciuto da Papa Ratzinger perché, prima della sua elezione al soglio pontificio, aveva curato un servizio speciale su di lui e due libri-intervista. “Sono stato molto contento di poterlo intervistare di nuovo – ha detto – e ho riscontrato che è aumentata la sua amabilità personale, la sua cortesia, la sua umiltà. Il Papa ti facilita la vita, non si presenta come ‘cardinale’ o ‘papa-panzer’, ti accoglie, si sofferma su ogni domanda, non ha paura di affrontare nessuna questione. La sua enorme forza intellettuale – ha proseguito l’autore – si unisce a una altrettanta forza spirituale, è un uomo veramente semplice e pio, ancora più pio di come lo avevo conosciuto”. Seewald ha anche aggiunto che “mentre l’esistenza del pianeta è messa a repentaglio, non è ridicolo che metà dei giornalisti si concentrino sul tema del preservativo?”. “L’impressione che si ricava è quella di un Papa ottimista sulla vita della Chiesa, nonostante le difficoltà che l’accompagnano da sempre. ‘La Chiesa cresce ed è viva, è molto dinamica. Negli ultimi anni il numero dei sacerdoti è aumentato in tutto il mondo – afferma – e anche il numero dei seminaristi’. Come dire che la Chiesa non può essere identificata solo nel frammento di una zona geografica”: con queste parole mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova Evangelizzazione, ha parlato del libro-intervista al Papa di Peter Seewald, presentato oggi in Vaticano. Alle numerose domande su come interpretare la presunta “apertura” del Papa all’uso del preservativo, ha risposto affermando che “le questioni morali non sono condensate su questo punto, ma sono di ben più ampia portata e riguardano ad esempio la bioetica e la genetica. Il progresso non si ferma e più esso aumenta più aumenteranno gli interrogativi etici”. Circa l’aspetto toccato dal Papa nel libro, mons. Fisichella ha affermato che “il discorso della Chiesa sulla sessualità è orientato all’amore coniugale e va letto in questo contesto, non fuori di esso. Ciò che esula da tale amore tra un uomo e una donna diventa una forma di ingiustizia. Per questo la contraccezione è considerata intrinsecamente un male, perché impedisce la piena relazionalità all’interno della vita coniugale”.“Il Papa ‘dubita e si interroga’; con schiettezza chiede a se stesso e quasi anche a noi se sia veramente giusto offrirsi alle folle e farsi acclamare come una star; tratta ampliamente del conflitto della fede cristiana con il nostro tempo e almeno in due passi riconosce con parole impegnative ‘la moralità della modernità’”: così il giornalista esperto di cose vaticane Luigi Accattoli ha presentato alcune delle numerose questioni affrontate nel volume-intervista “Luce del mondo”. “Il Papa non teme di usare espressioni come ‘peccaminosità della Chiesa’ – prosegue – motiva e precisa la novità della preghiera per gli ebrei; difende Pio XII indicandolo come ‘uno dei grandi giusti’; cerca con cautela una via pragmatica attraverso cui i missionari possano aiutare a vincere la pandemia dell’Aids e riafferma il carattere ‘profetico’ della ‘Humanae Vitae’ di Paolo VI”. Sul celibato dei preti, Accattoli nota che il Papa “ne parla affermando di ‘poter capire’ che i vescovi ‘riflettano’ sulla possibilità di ordinare ‘anche’ uomini sposati e aggiunge: ‘Il difficile viene quando bisogna dire come una simile coesistenza dovrebbe configurarsi’”.Tra le “curiosità” del libro-intervista al Papa presentato stamane in Vaticano da parte dello stesso autore Peter Seewald, insieme a mons. Rino Fisichella, Luigi Accattoli giornalista, don Giuseppe Costa direttore della Libreria Editrice Vaticana e al direttore della Sala stampa p. Federico Lombardi, molto interesse dei giornalisti è andato alle parole sull’uso del preservativo (p. 171 edizione italiana, ‘Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio, quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione …”). Altrettanto interesse sul caso di p. Maciel fondatore dei Legionari di Cristo (p. 64, “Purtroppo abbiamo affrontato la questione solo con molta lentezza e con grande ritardo. In qualche modo era molto ben coperta e solo dal 2000 abbiamo iniziato ad avere dei punti di riferimento concreti”). Su questo argomento mons. Fisichella ha affermato che tali “coperture” sono “da ricercare all’interno della stessa congregazione e non all’esterno, tra coloro che erano a lui vicini, che gli organizzavano l’agenda, che lo portavano in auto e così via”. Altra “curiosità” sugli ebrei e i nazisti (p. 122, “…quanto accaduto nel Terzo Reich ci ha colpito come tedeschi e tanto più ci ha spinto a guardare al popolo d’Israele con umiltà, vergogna e amore”).Sir