Vita Chiesa

VATICANO, IL CARD. BERTONE HA INCONTRATO IL CORPO DIPLOMATICO: OVUNQUE SI RISPETTINO I DIRITTI DELL’UOMO

Il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha incontrato stamani, nella Sala Ducale del palazzo apostolico, gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede per l’inizio del suo mandato. Nel suo discorso, in francese, come è consuetudine, il cardinale ha esortato i diplomatici ad impegnarsi perché in tutto il mondo vengano garantiti i valori del rispetto e della dignità umana.

Citando spesso alcuni discorsi di Giovanni Paolo II ai diplomatici, il card Bertone ha sottolineato che gli ambasciatori presso la Santa Sede sono degli “interlocutori privilegiati” dell’impegno e del contributo“specifico” della Chiesa verso la società mondiale, nel sostenere “la dignità dell’uomo,… il dialogo, la solidarietà, la libertà, la giustizia e la fraternità”. L’auspicio del Segretario di Stato è che un giorno tutti i Paesi possano essere rappresentati presso la Santa Sede,il cui obiettivo è quello di offrire il proprio sostegno alla vita internazionale. Ciò perché in tutto il mondo vengano promossi i valori del rispetto e della dignità umana, così come quelli del dialogo, della libertà della giustizia e della fraternità. A tutt’oggi, gli Stati che intrattengono relazioni diplomatiche con la Santa Sede sono 174, ai quali vanno aggiunti le Comunità Europee ed il Sovrano Militare Ordine di Malta e due Missioni a carattere speciale: la Missione della Federazione Russa, retta da un ambasciatore, e l’Ufficio dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), guidata da un direttore.

L’apporto che la Chiesa può offrire alla comunità internazionale, ha detto il porporato, è quello “di una istituzione che mette al primo posto i più alti valori dell’uomo e che non sia estranea ad alcun problema proprio dell’uomo contemporaneo”. Per il cardinale Bertone occorre una maggiore attenzione verso i Paesi più poveri, perché mai alcuno muoia di fame o a causa di malattie endemiche, perché non ci siano più vittime innocenti di guerre o di conflitti e ancora perché mai persone siano maltrattate per le loro convinzioni o per il loro credo. “Abbiamo bisogno di un impegno universale in favore dei più diseredati del pianeta – ha affermato il porporato – di quanti cercano spesso invano di che vivere e far vivere la loro famiglia”.

Il rispetto incondizionato di tutti gli esseri umani nei loro diritti fondamentali, la libertà di coscienza e di religione devono essere le preoccupazioni primarie, ha aggiunto il segretario di Stato che ha esortato i diplomatici ad essere particolarmente attenti alle violenze inflitte alle donne e ai bambini. Il cardinale Bertone ha affermato poi che la vita va difesa dal suo sorgere alla sua fine naturale, così come va difesa anche la famiglia fondata sul matrimonio. Quindi ha ribadito i profondi legami che sussistono fra pace, sviluppo dei popoli, libertà, diritti umani e solidarietà internazionale. Legami che hanno offerto nuove vie per la costruzione di una pace vera. Vie che sono quelle politiche e diplomatiche, che si concretizzano attraverso accordi che prevengono e bloccano i conflitti. Infine il segretario di Stato ha ribadito che gli ambiti che necessitano di maggiori sforzi sono la difesa sociale, la condanna della guerra, la sicurezza e il disarmo.