La dignità dell’uomo, le religioni strumento di pace, la giustizia priorità nel mondo di oggi sono valori condivisi per i cristiani e i musulmani: è quanto viene ribadito in un comunicato al termine della riunione del Comitato islamo-cattolico di collegamento, tenutasi in Vaticano dall’11 al 13 giugno. Tema dell’incontro: Cristiani e musulmani testimoni del Dio della giustizia, della pace e della compassione in un mondo che soffre la violenza. I partecipanti all’incontro sono stati ricevuti da Benedetto XVI, mercoledì scorso, a margine dell’udienza generale. L’organismo promotore del colloquio è stato istituito dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dall’International Islamic Forum for dialogue di Gedda in Arabia Saudita.Nel comunicato, diffuso oggi dal Comitato, si mette l’accento su cinque punti di condivisione: innanzitutto, l’intrinseca dignità dell’uomo da cui derivano diritti e doveri. La giustizia, si legge nel secondo punto, è una priorità nel nostro mondo e richiede il rispetto dei bisogni fondamentali degli individui e dei popoli, attraverso un’attitudine di amore, fraternità e solidarietà. Non può esserci pace senza giustizia, ribadisce inoltre la nota. Al punto tre si sottolinea che la pace è un dono di Dio e richiede l’impegno di tutti gli esseri umani, soprattutto dei credenti, chiamati ad essere vigili testimoni di pace in un mondo afflitto dalla violenza. Nel quarto punto si ricorda che cristiani e musulmani credono in un Dio misericordioso e perciò considerano loro dovere mostrare compassione verso ogni essere umano, specie i più deboli e bisognosi. Infine, il documento afferma che le religioni, se autenticamente praticate, contribuiscono effettivamente a promuovere la fratellanza e l’armonia nella famiglia umana.Il comunicato porta in calce la duplice firma del cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del dicastero per il Dialogo Interreligioso e del prof. dr. Hamid Ahmad Al-Rifaie, presidente dell’International Islamic Forum for Dialogue. (A.G. Radio Vaticana)