Vita Chiesa

VATICANO: AUMENTANO PRETI NEL MONDO, +1,4% IN DIECI ANNI

(ASCA) – “Cresce nel mondo il numero dei sacerdoti ordinati, mentre diminuisce sensibilmente il numero di quanti abbandonano scegliendo di tornare allo stato laicale”: lo scrive oggi l’Osservatore Romano, anticipando i dati dell’Annuario statistico della Chiesa relativo al 2009, preparato dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa ed edito dalla Libreria Editrice Vaticana. I dati parlano di una crescita dell’1,4% dei sacerdoti e di un 3-4 per mille di defezioni negli ultimi dieci anni: era dal 1999 non si registrava un aumento nel numero di sacerdoti nel mondo, con un saldo positivo di 809 unità. Secondo l’Annuario, il numero complessivo dei sacerdoti nel 2009 era 410.593, di cui 275.542 membri del clero diocesano e 135.051 del clero religioso. Nel 1999 erano invece 405.009 suddivisi in 265.012 diocesani e 139.997 religiosi. L’incidenza del clero diocesano e di quello religioso è passata dal 65% e 35% nel 1999 al 67% e 33% nel 2009. L’ammontare globale di sacerdoti nel mondo nel 2009, rispetto a quello del 1999, ha subito dunque un incremento dell’1,4% risultante dall’aumento del 4,0% del clero diocesano e dalla flessione del 3,5% di quello religioso. I preti sono diminuiti in America del Nord (circa 7% per il clero diocesano e 21% per il clero religioso), l’Europa (col 9%) e l’Oceania (col 4,6%); sono invece aumentati i sacerdoti africani (38,5%), quelli dell’Asia (30,5%) e quelli diocesani dell’America Centrale e Meridionale. Tranne che nell’Africa e nell’Asia il clero religioso è ovunque diminuito. La distribuzione del clero del 2009 tra i continenti è caratterizzata da una forte prevalenza di sacerdoti europei (46,5%) che sono circa il 56% in più di quelli americani; il clero asiatico incide per il 13,5%, quello africano per l’ 8,9% e quello dell’Oceania per l’ 1,2%. Tra il 1999 e il 2009 è cresciuto il peso sia del clero africano (da 6,6 a 8,9), sia quello asiatico (da 10,6 a 13,5) che quello dei sacerdoti americani (da 29,7 a 29,9); la crescita è andata a scapito del peso del clero europeo che è sceso dal 52,0% al 46,5%. Il numero dei fedeli cattolici è cresciuto, in percentuale rispetto al totale, in Africa, in Asia e nell’America Meridionale mentre è diminuito il peso del Nord America e dell’Europa. “Se esistesse un perfetto equilibrio tra presenza e richiesta di attività pastorale, le percentuali di composizione dei sacerdoti dovrebbero coincidere per ogni area con quella dei cattolici – nota l’Osservatore -. Viceversa, dal confronto tra le due percentuali di composizione dei sacerdoti e dei cattolici, risulta che nel 1999 esistevano dei larghi divari: le percentuali dei sacerdoti superavano quelle dei cattolici nel Nord America, in Europa, nel Medio Oriente e in Oceania; le più evidenti carenze di sacerdoti erano localizzate in Africa e nell’America Meridionale e Centro Continentale. Nel 2009 la sovrabbondanza relativa di sacerdoti rispetto ai cattolici si è manifestata in Europa, nel Nord America e in Asia. Dove invece sussisteva nel 1999 carenza relativa di sacerdoti rispetto ai cattolici, e cioé nell’America centrale e meridionale, si registra una diminuzione del divario (15,2% di sacerdoti contro 42,4% di cattolici nel 1999; 17,3% contro 42,2 % nel 2009)”.