Toscana

Valencia, L’incontro delle famiglie con il Papa

Presenza breve, ma intensa, quella di Benedetto XVI a Valencia, in Spagna, dove si sta svolgendo il quinto incontro mondiale delle famiglie, sul tema «La trasmissione della fede nella famiglia» (fino al 9 luglio). L’incontro è stato funestato dal disastro nella metropolitana di Valencia del 3 luglio, nel quale sono morte 41 persone. Benedetto XVI ha immediatamente espresso il suo cordoglio per il tragico incidente. Il Papa partirà la mattina dell’8 luglio da Roma, giungendo attorno a mezzogiorno alla cattedrale di Valencia, dove pronuncerà un messaggio rivolto ai vescovi e alla Chiesa spagnola per poi incontrarsi, nel pomeriggio, con le autorità della nazione (prima, i reali di Spagna e, poi, il presidente del governo, Zapatero). La sera si terrà, nella città delle arti e delle scienze di Valencia, l’incontro del Papa con le famiglie. Domenica il Papa presiederà la messa conclusiva cui seguirà la recita dell’Angelus.

L’impegno della Chiesa spagnolaIl direttore dell’Ufficio per la pastorale familiare della Cei, don Sergio Nicolli, sottolinea la rilevanza dell’appuntamento, «legata anche al fatto che si svolge in Spagna, nazione che ha espresso sul piano politico alcune note e controverse posizioni e provvedimenti di legge.In quel Paese, comunque, c’è un forte impegno dei vescovi per la famiglia e la Chiesa spagnola,dopo quella italiana, ha adottato un Direttorio di pastorale familiare». L’intervento di CaffarraAd aprire il 4 luglio il Congresso internazionale teologico-pastorale, all’interno dell’Incontro mondiale delle famiglie, tenendo una relazione su «Matrimonio e laicità dello Stato», è intervenuto il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna. «La richiesta di equiparare negli ordinamenti giuridici matrimonio, unioni di fatto e convivenze omosessuali – ha detto Caffarra – è il punto di arrivo coerente con una falsa concezione di laicità dello Stato. La percezione chiara della preziosità propria del matrimonio si va oggi gradualmente oscurando»: un esempio è la risoluzione approvata dal Parlamento europeo a stragrande maggioranza il 18 gennaio scorso, «che invita a equiparare le coppie omosessuali a quelle fra uomo e donna e condanna come omofobici gli Stati che si oppongono al riconoscimento delle coppie gay». Eppure, ha osservato l’arcivescovo, «l’uomo è per la donna e la donna è per l’uomo poiché solo uomo e donna dicono la verità intera della persona umana». Gli attacchi all’istituto matrimoniale muovono da una «radicalizzazione del concetto di laicità» con alla base due presupposti: relativismo e universalità del consenso. In questa visione, «ogni pezzo con cui è stato costruito l’edificio matrimoniale – coniugalità, genitorialità – deve essere sostituito da pezzi non derivabili da nessuna concezione della sessualità. Non più coniugi, ma partners; non più padri-madri, ma genitore A – genitore B».

«Il matrimonio – ha aggiunto il presule – è un istituto fragile se non è sostenuto dalle leggi e dalle istituzioni» e «l’orientamento della ragione pubblica è decisivo per difenderlo». «L’equiparazione tra matrimonio, unioni di fatto e coppie gay – ha precisato – costituisce una rinuncia a questa difesa, e quindi un’abdicazione alla promozione del bene umano comune».

Il programma dei lavoriFino al 9 di luglio si svolgeranno nello spazio fieristico di Valencia, la fiera internazionale delle famiglie, aperta sabato 1° luglio, con la presenza di organismi pastorali, associazioni, movimenti e gruppi cattolici internazionali che si occupano di famiglia, e il congresso internazionale teologico-pastorale sulla famiglia, che da martedì 4 luglio prosegue fino al 7 luglio. La notte del 7 si celebra un rosario-fiaccolata con le famiglie sulla spiaggia della Malvarrosa. Migliaia di ceri e candele illumineranno la spiaggia. Durante il rosario 40 bambini tra gli 8 e i 14 anni, appartenenti a diverse associazioni, rappresenteranno i cinque misteri su scenari decorati da opere pittoriche di artisti valenciani di diverse epoche. All’inizio e alla fine della preghiera ci saranno canti interpretati dalla Escolanìa de la Virgen de los Desamparados. Anche i membri delle confraternite della Settimana Santa di Valencia parteciperanno ad una processione guidata dall’immagine della Virgen de la Buena Guìa, la patrona dei pescatori. Infine, nei giorni 8 e 9 luglio avranno luogo gli eventi culminanti dell’incontro, presieduti da Benedetto XVI. In particolare, al congresso internazionale teologico-pastorale è prevista la presenza di una trentina di cardinali, che insieme a vescovi, teologi e studiosi si occuperanno dei temi centrali della vita delle famiglie oggi: fede, dialogo con la cultura contemporanea, aspetti giuridici, questioni sociali, demografia, bioetica, economia e lavoro, ecumenismo. La presenza italianaAi lavori del congresso teologico-pastorale interverranno, oltre al cardinale Caffarra, i cardinali Camillo Ruini e Salvatore De Giorgi, insieme ai laici Luigi Vescovi (biologo), Angelo Caloia (banchiere), Salvatore Martinez (coordinatore di Rinnovamento nello Spirito Santo), Andrea Riccardi (presidente della Comunità di Sant’Egidio), Graziella De Luca (movimento dei Focolari). Nelle altre fasi dell’incontro ci sarà una delegazione della Cei composta dai vescovi Giuseppe Anfossi (Aosta) e Mario Russotto (Caltanisetta), oltre al direttore dell’Ufficio di pastorale familiare don Sergio Nicolli, e da alcuni sposi e laici impegnati a vario livello nel settore. La presenza toscana guidata dal cardinale AntonelliC’è anche la Toscana, all’incontro nazionale delle famiglie in Spagna. «Andiamo in ordine sparso, secondo le esigenze familiari e lavorative di ciascuno» spiega Sandro Manzati, che insieme alla moglie Adriana è incaricato regionale per la pastorale familiare. «Sicuramente – prosegue – saranno rappresentate le diocesi di Firenze, Volterra, Lucca, Livorno. Sarà compito di chi è presente, poi, comunicare agli altri le tante ricchezze che riceveremo dall’incontro con il Papa». Tra i partecipanti, sottolinea Manzati, c’è grande attesa: è il primo incontro con Benedetto XVI, che raccoglie il timone di una tradizione, quella dei raduni mondiali, instaurata da Giovanni Paolo II. «Papa Benedetto ha voluto dedicare all’amore la sua prima enciclica, da lui ci aspettiamo parole importanti sulla famiglia e il matrimonio». Da Firenze, oltre ai coniugi Laura e Roberto Bargiacchi e a don Vasco Giuliani, assistente del Centro Diocesano Famiglia, è partito per Valencia anche il cardinale Ennio Antonelli per partecipare alle giornate finali. Firenze fra l’altro si prepara a dedicare proprio alla famiglia un evento di grande spessore: quest’anno infatti, vista la grande attualità del tema, è stato deciso di dare alla «Festa della Famiglia», un appuntamento che si svolge tutti gli anni, un rilievo del tutto particolare. La festa si svolgerà alla Fortezza da Basso, il centro convegni più prestigioso della città, in due giornate, sabato 23 e domenica 24 settembre. Il sabato sono previsti, la mattina, un incontro con gli studenti delle scuole superiori e al pomeriggio uno scambio di esperienze e testimonianze sul tema del perdono. Sabato sera, la festa con musica e spettacolo: sono annunciati grandi nomi, tra cui il vincitore di Sanremo Povia. Domenica mattina, la relazione del vescovo di Aosta Giuseppe Anfossi, direttore dell’ufficio nazionale di pastorale familiare, e la Messa presieduta dal cardinale Antonelli. Nel pomeriggio giochi, musica e animazione per grandi e bambini.R.B. Sul «weblog» il valore del matrimonioEsiste una «clamorosa divergenza tra il senso fondamentale e insostituibile» che il matrimonio rappresenta «per le persone e la società» e, viceversa, «il trattamento che riceve dalla società e dallo Stato»: lo afferma mons. Ricardo Blàzquez, vescovo di Bilbao e presidente della Conferenza episcopale spagnola, nel suo primo intervento che apre il «weblog» su internet, attivo dal 3 al 14 luglio in occasione dell’incontro mondiale di Valencia. In questo blog, o «quaderno di viaggio» (www.conferenciaepiscopal.es), i vescovi spagnoli presenti all’incontro raccontano in diretta le loro impressioni, esprimono opinioni, per dialogare con gli internauti che seguiranno a distanza l’evento. La Conferenza episcopale spagnola non è nuova a questo tipo di iniziative: il primo «weblog» è stato realizzato lo scorso anno alla Gmg di Colonia (agosto 2005). Nel suo saluto iniziale mons. Blázquez ricorda che «l’amore nel matrimonio e nella famiglia è una realtà, che la fedeltà è possibile, che sostenuti da Dio possono invecchiare insieme coloro che hanno unito le loro vite nel sacramento del matrimonio. La perseveranza nell’amore non significa assenza di difficoltà ma vittoria sulle forze centrifughe della vita». I vescovi spagnoli: un’ora di grazia«Intorno a Gesù Cristo, per pregare, celebrare, condividere e annunciare con gioia al mondo intero il meraviglioso tesoro che, come Chiesa domestica, portano con sè»: con queste parole i vescovi spagnoli hanno presentato, nel loro Messaggio del marzo scorso («Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, li sono Io in mezzo a loro») il significato di questo incontro che definiscono «un’ora di grazia per le famiglie». Nel messaggio i vescovi ribadiscono che «il matrimonio come istituzione e patrimonio dell’umanità non è equiparabile con altre forme di unione». La gioria e la responsabilitàPiù di 10 mila volontari hanno partecipato il 2 luglio a Valencia, nel padiglione sportivo «Fuente de San Luis», alla Messa di benvenuto. La celebrazione è stata presieduta da mons. Agustin Garcìa-Gasco, arcivescovo di Valencia: «Vivremo giorni stupendi – ha detto ai volontari –. Abbiamo la gioia e la responsabilità di ricevere il Papa e di porci al servizio di migliaia di pellegrini, affinché la verità del matrimonio e della famiglia arrivi da Valencia al mondo intero». Il vescovo ha messo in guardia contro «le seduzioni di questo mondo», tra cui «l’indifferenza religiosa, il consumismo, l’edonismo, l’alcool, i disordini sessuali, i paradisi artificiali droga, ossia gli idoli del mondo. Non è facile vivere in questi ambienti senza esserne contagiati». Alla fine della messa, i cuochi valenciani hanno distribuito paella per tutti. Tra i compiti dei volontari: assistenza dei partecipanti nelle stazioni ferroviarie, aerea e marittima, informazioni, servizi di traduzione e interpretariato, assistenza ai giornalisti, alle autorità e ai gruppi. Una scultura di Dalì per il PonteficeUn imprenditore catalano regalerà a Benedetto XVI – tramite il comitato organizzatore dell’evento, a cui è stata già consegnata – una scultura in bronzo di Salvador Dalì, in occasione della sua visita a Valencia. L’immagine è un’allegoria di San Giovanni Battista alta 38 centimetri, che rappresenta il santo con una croce d’oro in mano e, nell’altra, una conchiglia su una pietra azzurra che simboleggia l’acqua del fiume. La scultura è stata realizzata nel 1970 ed era proprietà della famiglia di Juan Javier Bofill, proprietario di un museo privato che colleziona da 25 anni circa 700 opere di Dalì, tra cui statue, litografie, stampe, fotografie. Intanto decine di bambini valenciani stanno preparando il benvenuto al Papa realizzando a mano margherite giganti di carta e slogan per decorare il percorso dall’entrata a Valencia fino alla cattedrale.a cura di Patrizia Caiffa