Toscana

VAL D’ORCIA: MONTICCHIELLO, PROVE DIALOGO PER TUTELA PAESAGGIO

 Prove di dialogo e di coordinamento tra amministrazioni locali per la tutela del paesaggio in Val d’Orcia. Teatro del convegno in cui si è avviato il confronto proprio Monticchiello. Sotto le mura dell’antico borgo tra le colline è stato realizzato un complesso residenziale che ambientalisti e intellettuali hanno definito ‘ecomostro’, su cui la magistratura è intervenuta con un’inchiesta e su cui il ministero dei Beni culturali ha posto un vincolo impedendo la costruzione degli ultimi lotti. Gli organizzatori hanno scelto un verso di Mario Luzi per il titolo del convegno, “questa terra…quella luce – Val D’orcia”, promosso da Regione Toscana, Provincia di Siena, Comuni e Comunità montana. Era presente anche Alberto Asor Rosa, prima voce a levarsi contro “la speculazione di Monticchiello”, un anno fa. Non è stato più tenero con gli amministratori comunali della Val d’Orcia, nel suo intervento di oggi, il professore. “Il caso Monticchiello – ha detto Asor Rosa – non è isolato: ci sono altre e altre speculazioni edilizie della medesima natura o interventi altrettanto pesanti”. Asor Rosa ha invece riconosciuto alla Regione Toscana il merito di “aver dato risposte” agli appelli alla salvaguardia paesaggistica.

E il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, non si è tirato indietro: “E’ stato un intervento sbagliato quello di Monticchiello ma non è un ecomostro, non è una ferita sul territorio. Quello che chiedo – ha detto – è che non si rimanga inchiodati a questo avvenimento. Vi è un impegno delle istituzioni, con piani e programmi, per la difesa di questo territorio”. “Oggi pacatamente – ha detto il presidente della Regione Toscana Claudio Martini – le istituzioni tornano a riunirsi per dire che accettano la sfida, si impegnano seriamente per la tutela del territorio e vogliono farlo insieme in una logica di concertazione e cooperazione”. “Forse siamo quelli con cui fare un’alleanza”, ha aggiunto.

“Questo convegno – ha proseguito Martini – è occasione per le istituzioni pubbliche di dire la loro parola e confermare il loro impegno per un lavoro comune sul tema della conservazione ma anche di uno sviluppo di qualità. La Regione fa la sua parte definendo il Piano Territoriale (Pit) però chiama tutti gli altri soggetti a cooperare. Io spero emerga anche un altro segnale, quello di una forte alleanza tra le istituzioni, il mondo della cultura, della scienza, dell’ università, dell’ ambientalismo perché non è litigando fra di noi che si farà un passo avanti nella tutela ambientale”.

Per l’assessore regionale all’Urbanistica Riccardo Conti, il quadro di riferimento è il Pit “che – ha spiegato – è pieno di prescrizioni, di indicazioni molto precise e innovative”. Proprio sul fronte paesaggistico, secondo il presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini, il Piano Territoriale di coordinamento “é lo strumento strategico dal punto di vista dei valori da preservare e delle performance da raggiungere per lo sviluppo”. Polemico anche se disponibile a collaborare, se davvero la svolta in Val d’Orcia ci sarà, Alberto Asor Rosa. “Se tutto questo interesse è stato suscitato dal caso Monticchiello, si può dire che si è aperta una nuova fase. Io raccolgo questo messaggio, lo faccio mio – ha detto – Ma è inconfutabile che l’ insediamento speculativo di Monticchiello sia un grave errore storico. Inoltre, su questa responsabilità e sulla sua difesa si è costruita in zona una campagna politica e politico-culturale di notevole violenza. Se l’ apertura di una polemica produce questi effetti vuol dire che questo sistema non prevede dialettica”. Lungo l’ elenco delle speculazioni edilizie in Val d’Orcia, secondo il professore. “Perché questo é potuto accadere? – si è chiesto -.Perché il parco non c’é e non è mai esistito. Un parco non può svolgere la sua funzione di tutela se è gestito da un comitato dei sindaci, inadeguati per questo ruolo”. (ANSA).