Opinioni & Commenti
Uomo-donna, dall’antagonismo alla comunione
Un’altra tendenza, più recente, è quella che, nell’intento di evitare ogni supremazia dell’uno o dell’altra, giunge a cancellarne le differenze in un appiattimento culturale ed educativo. In questo presunto sforzo di liberazione, crea difficoltà, almeno in un primo tempo, la differenza corporea: il sesso maschile o femminile. Per ovviare a questo, si ricorre ad un altro termine, molto utilizzato, quello di genere riferito specialmente all’esercizio della sessualità; nel tentativo di liberare la persona dalla sua realtà sessuata di uomo o di donna, si negherebbe qualunque caratteristica propria della femminilità o della mascolinità, per lasciare a ciascuno di modellarsi a proprio piacimento.
Ancora, la Sacra Scrittura testimonia che la creatura umana nella sua dimensione spirituale e corporale si qualifica fin dal principio nella relazione con l’altro-da-sé. È una relazione posta nell’essere umano dal Dio Amore, comunione di Persone, ma che è stata incrinata dalla scelta del peccato dell’uomo. Ne consegue che la relazione buona, ma ferita ha avuto bisogno di essere guarita.
Al riguardo, l’Antico Testamento contiene tanti avvenimenti della vittoria sul male originale ed anche qualcosa di più. Nel suo dipanarsi la Storia della Salvezza richiama il rapporto tra l’uomo e la donna come il concretizzarsi di quella alleanza d’amore tra Dio e il popolo. In questo modo la relazione sponsale, nel rendere presente l’amore divino, trova in quest’ultimo il suo modello e la sua origine. Tutto questo troverà compimento nell’amore sponsale di Cristo per la Chiesa, di cui il matrimonio cristiano è segno nel mondo. Sconvolgente è la recezione che l’apostolo Paolo fa dell’opera della redenzione, comunicata ai credenti già nel battesimo: vi siete rivestiti di Cristo non c’è più uomo né donna (Gal. 3,27-28). Non è decaduta la differenza, come suggeriscono alcune istanze del nostro tempo, ma in Cristo la rivalità, l’inimicizia e la violenza che sfiguravano la relazione tra l’uomo e la donna sono superabili e superate (12).
Il testo integrale della Lettera sulla collaborazione uomo-donna