Toscana

Università, gli studenti internazionali

«Studenti internazionali»: questo il titolo della ricerca su condizioni e prospettive degli studenti esteri nelle università toscane realizzata dal Centro Internazionale Studenti Giorgio la Pira di Firenze e  che verrà presentato il 15 di marzo alle 15,30 presso l’auditorium della Facoltà di Sociologia (polo di Novoli via le Pandette). La ricerca nasce dalla collaborazione della Facoltà di Sociologia e il Centro Internazionale studenti La Pira e finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto «Costruire la Comunità: giovani protagonisti del bene comune» presentato da Toscana Impegno Comune.

Saranno chiamati a confrontarsi sui temi della ricerca i membri del Comitato scientifico dott. Forcesi, dott.sa Risaliti e dott.sa Tonarelli , l’on. Jean Touadi di origine congolese, la preside della Facoltà di sociologia dott.sa Franca Alacevic, il presidente di Toscana impegno comune Filippo Panti, e l’assessore regionale Allocca.

La ricerca vuole approfondire uno spaccato specifico dell’immigrazione in Italia di coloro che scelgono l’Italia per realizzare i loro studi a livello universitario, una scelta molto importante visto che si tratta di un progetto non solo individuale ma di tutto un contesto famigliare, stante che solo il 58% percepisce una borsa di studio, che vede in questa via un’opportunità di crescita e di valorizzazione di un intera classe dirigente del paese di provenienza.

Una tipologia di immigrazione considerata dallo stesso Papa Benedetto XVI nel suo messaggio della Giornata Nazionale dei Migranti del 2011 come «soggetto strategico di relazioni internazionali, ponte culturale ed economico tra l’Italia e il proprio Paese di origine» parole profetiche se si pensa che questi giovani studenti provengono dai principali paesi che stanno dando grosso impulso alla crescita economica del  Mondo, i cosiddetti paesi emergenti,  il 20% del campione proviene dall’Asia, il 61% dall’est Europa e il 10% dall’Africa.

Stante le difficoltà di affrontare un percorso di studi in Italia lontana per lingua, cultura con un impianto normativo che non agevola, come possiamo si sono chiesti i curatori della ricerca coronare questi sforzi, valorizzando questo patrimonio?  Gli sforzi messi in campo dall’agenzia per il diritto allo studio della Regione si scontrano con una farraginosità della normativa, il ritardo di emissione dei permessi di soggiorno, l’impossibilità ad usufruire della copertura assicurativa, i costi elevati degli alloggi e l’implicita esclusione del laureato straniero in Italia dai programma di cooperazione, offrendo  un quadro sconcertante.

Da qui l’appello del Centro Studenti Internazionale La Pira ad «accogliere» questi  studenti a cui non solo offrire ma anche chiedere di partecipare alla crescita della comunità in cui vivono in termini di ricchezza culturale che esprimono per crescere nell’insieme dei valori umani che esprimono.