Toscana
Unitalsi toscana, pronti a partire per Lourdes: «Venite con noi, tornerete cambiati»
L’Unitalsi toscana è pronta a ripartire per Lourdes. Con il mese di giugno si apre la stagione dei pellegrinaggi: «Dopo anni di limitazioni per la pandemia, stavolta speriamo davvero di poter vivere in maniera piena, con tanti nostri fratelli e sorelle, l’esperienza del pellegrinaggio» spiega Giampiero Bagnati, presidente della sezione toscana dell’associazione che organizza, con volontari, disabili e persone ammalate, i viaggi a Lourdes e a Loreto oltre a tante altre attività di amicizia e fraternità.Il programma dell’estate è intenso, ci sono partenze in pullman (con punti di raccolta da varie città della Toscana) e voli aerei. La novità è che per la prima data, quella di giugno, ci sono ancora posti disponibili: «Sul volo che parte da Pisa – spiega Bagnati – avevamo 50 posti lasciati a disposizione degli amici dell’Emilia Romagna che sarebbero dovuti partire con noi. Purtroppo le alluvioni dei giorni scorsi, con le conseguenze terribili che abbiamo visto, hanno reso impossibile per loro affrontare il viaggio, in questo momento hanno altre urgenze di cui occuparsi. Per questo facciamo appello a chi volesse approfittare di questa possibilità, per tornare a Lourdes o magari per fare per la prima volta quest’esperienza. Non se ne pentirà».Perché la preghiera nel santuario francese, davanti alla grotta in cui la Madonna apparve a santa Bernadette, è un’esperienza che non si dimentica: «A Lourdes – afferma il presidente – avvengono le guarigioni miracolose, certificate dalla Chiesa. Ma il miracolo che tutti possiamo testimoniare è quello che avviene tutti i giorni, vedere il sorriso di persone malate o sofferenti, sperimentare la gioia di stare insieme, la bellezza del servizio, aver voglia di sorridere, cantare e scherzare anche al termine di giornate faticose. L’aria che si respira ai piedi di Maria è un’aria di festa, anche nel dolore o nella stanchezza: questa è la cosa più incredibile e chiunque c’è stato lo può raccontare. È per questo che consiglio a tutti di salire sui nostri aerei, sui nostri pullman e venire con noi».È vero che da Lourdes si torna trasformati? «Indubbiamente, si torna con la percezione di aver ricevuto molto di più di quello che si è dato, e con la voglia di continuare a farlo». Proprio per dare continuità alle emozioni del pellegrinaggio, ormai da molto tempo l’Unitalsi non si limita ai viaggi nei santuari: «Ormai – spiega Bagnati – si parla di “Unitalsi tutto l’anno”. Iniziative di vicinanza, di amicizia che portiamo avanti in maniera costante. Anche qui, la pandemia ha reso difficile il contatto umano, che è la nostra specialità ma pian piano stiamo ripartendo. Giornate di fraternità, visite a luoghi d’arte, soggiorni estivi al mare oppure semplicemente accompagniamo i nostri amici disabili una sera al cinema oppure a cena. A volte assistiamo i genitori dei ragazzi disabili per avere un paio di ore per loro stessi, come banalmente per tagliarsi i capelli. La nostra caratteristica è questa, un’associazione di ispirazione cattolica che unisce alla preghiera il “fare”».Come sempre, i pellegrinaggi estivi vedranno tanti fratelli e sorelle che tornano a Lourdes per l’ennesima volta, ma anche tanti nuovi: «Abbiamo con noi i giovani, gli anziani, persone di ogni età. Ci sono tanti servizi che si possono fare, quelli che richiedono uno sforzo fisico maggiore, spingere carrozzine e sollevare pesi, ma anche servizi meno faticosi ma altrettanto importanti. Anche semplicemente il servizio di compagnia e di ascolto, offerto a persone il cui nemico maggiore spesso è la solitudine, il sentirsi trascurati, e hanno voglia di raccontarsi e di sentirsi accolti. In Toscana abbiamo circa 2.000 volontari che operano nel territorio e nelle diocesi, dai 18 ai 90 anni».Nel frattempo, l’Unitalsi sta lavorando per realizzare una nuova sede regionale nel centro di Firenze, un luogo privo di barriere architettoniche e fruibile tutti i giorni: «Stiamo cercando di sfruttare un nostro magazzino molto grande che tanti anni fa veniva utilizzato come deposito per le attrezzature per i treni. Adesso abbiamo pensato di realizzare nel magazzino un nuovo centro polifunzionale nel cuore di Firenze, vicino al mercato di Sant’Ambrogio, dove non ci siano solo gli uffici amministrativi, ma ci sia anche una grande sala polivalente che possa essere utilizzata da tutti i disabili della città di Firenze e della Toscana, accessibile a tutti. È la prima sede per disabili al centro di Firenze, per cercare di donare qualche ora a una persona che si trova in solitudine in casa, o all’interno di un istituto».Per informazioni e contatti: tel. 055/239.80.15.