Europa
Unione europea: dichiarazione congiunta nell’anniversario dell’aggressione russa all’Ucraina
I presidenti di Consiglio europeo, Commissione europea e Parlamento europeo hanno diffuso una dichiarazione congiunta che esprime solidarietà, impegno e determinazione
Nel “tragico anniversario” della guerra di aggressione su vasta scala della Russia contro l’Ucraina, i presidenti di Consiglio europeo, Commissione europea e Parlamento europeo hanno diffuso una dichiarazione congiunta che esprime solidarietà, impegno e determinazione a fianco dell’Ucraina.
Nonostante l’orrore degli avvenimenti di Borodianka, Bucha, Mariupol, le atrocità e le sofferenze inflitte in tutto il Paese, l’Ucraina resiste e il coraggioso popolo ucraino “sta dimostrando forza d’animo e determinazione nel difendere la propria patria e lottare per la propria libertà e i nostri valori europei condivisi”.
I leader europei ribadiscono il sostegno alla “indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale”, che si sostanzia attraverso “un forte e costante sostegno politico, militare, finanziario, economico, diplomatico e umanitario” che continuerà, per aiutare l’Ucraina a difendersi, a proteggersi, a ripristinare la sua integrità territoriale, a riportare indietro le migliaia di bambini deportati e porre fine alla guerra.
Il sostegno all’Ucraina passa anche dalla decisione di avviare i negoziati di adesione all’Ue perché “il futuro dell’Ucraina è nell’Ue”. I leader europei affermano che “la Russia e i suoi leader pagheranno un prezzo crescente per le loro azioni” con sanzioni senza precedenti, mentre passi concreti sono stati compiuti per destinare le entrate straordinarie derivanti dalle attività russe congelate a sostegno dell’Ucraina.
Perché, si legge nel testo “la Russia e la sua leadership sono gli unici responsabili di questa guerra e delle sue conseguenze globali, nonché dei gravi crimini commessi. Rimaniamo determinati a ritenerli responsabili, anche per il reato di aggressione”.
I leader europei parlano infine di pace, una pace “giusta, globale e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”, e di impegno verso un vertice di pace globale con il più ampio sostegno internazionale possibile.