Approfondire e riorientare le relazioni euromediterranee, rafforzando gli obiettivi originari del Processo di Barcellona (risalente al 1995), che comprendevano la creazione di uno spazio di pace, di sicurezza e di prosperità fra le due sponde del mare. Sono i punti cardine del Vertice di Parigi di domenica 13 luglio, promosso dalla presidenza di turno del Consiglio Ue, che radunerà al Grand Palais della capitale francese 43 capi di Stato e di governo. Il progetto di Unione mediterranea spiega una nota dell’Eliseo – desidera consolidare e far progredire la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo. Partendo dalla constatazione che le differenze di livello di sviluppo tra le due sponde si approfondiscono, aggravando così i rischi di instabilità in tutta la regione, il presidente della Repubblica francese, assieme a tutti i suoi omologhi europei e mediterranei, ha dato un nuovo impulso al partenariato mediterraneo. Si tratta di riprendere le realizzazioni del Processo di Barcellona, inaugurato tredici anni fa, ma anche di spingerne più lontano le ambizioni e di svilupparne il funzionamento e gli strumenti di azione.Tre gli elementi operativi alla base del progetto di Unione mediterranea che verrà varata il 13 luglio a Parigi: Una mobilitazione politica al più alto livello con vertici di capi di Stato e di governo ogni due anni; una governance su base egualitaria incarnata da una copresidenza nord-sud e una segreteria permanente paritaria; una priorità data ai progetti concreti di dimensione regionale creatori di una solidarietà di fatto. Al Grand Palais, ospiti del presidente francese Nicolas Sarkozy, interverranno i 27 leader dei paesi Ue, i 12 dei paesi mediterranei che aderiscono a pieno titolo al Processo di Barcellona, gli altri 4 paesi del bacino, ma anche i responsabili delle maggiori organizzazioni internazionali e regionali. Il vertice prevede un pomeriggio di dibattiti che terminerà con l’adozione dei primi grandi progetti concreti dell’Unione. All’ordine del giorno sono inscritti: le problematiche ambientali ed energetiche, con le proposte in favore del disinquinamento del Mediterraneo; le risposte all’aggravarsi dei rischi naturali e alla mancanza di infrastrutture di trasporto; le sfide poste dallo sviluppo economico e sociale, comprese le migrazioni; la questione della sicurezza.L’Unione mediterranea costituisce una tappa decisiva nelle relazioni tra l’Europa e i nostri amici mediterranei. José Manuel Barroso, presidente della Commissione Ue, sarà presente con altri esponenti dell’Esecutivo al vertice di Parigi del 13 luglio. Barroso sottolinea la volontà dell’Unione europea di concretizzare le ambizioni del Processo di Barcellona, volto a creare una zona di stabilità, di prosperità condivisa e di sicurezza nella regione mediterranea. Insieme siamo più forti, aggiunge il capo dell’Esecutivo. La commissaria alle relazioni esterne Benita Ferrero-Waldner sostiene che con il Processo di Barcellona si sono raggiunti risultati considerevoli, instaurando un vero partenariato tra le due sponde del mare fondato su vari settori, che comprendono: il dialogo politico, la società civile, l’educazione e i media. Malgrado certi ostacoli e contrattempi aggiunge Ferrero-Waldner -, le nostre aspirazioni e il nostro dinamismo rimangono intatti e noi vogliamo ora consolidare i progressi realizzati.Sir