Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Una luce nella notte Missione di strada per i giovani

Giovani che scendono in strada e che chiamano i coetanei nei pub, in discoteca, nei bar, per condurli ad un incontro del tutto particolare. Ragazzi che accolgono altri ragazzi per proporre loro l’annuncio del Vangelo. Una luce illuminerà le notti della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, un bagliore non artificiale, non fittizio, bensì avvolgente e intenso. Stiamo parlando della proposta del Centro diocesano di pastorale giovanile ribattezzata «Una luce nella notte». «L’idea – spiega don Danilo Costantino, corresponsabile del Centro – è quella di portare in diocesi la realtà della cosiddetta evangelizzazione di strada, nei diversi territori diocesani, permettendo un vero e proprio incontro tra i ragazzi che si trovano nei luoghi canonici di aggregazione e Gesù risorto». A fare da «tramite» altri giovani che si metteranno in gioco e che testimonieranno la loro fede ai coetanei. «Questo incontro – spiegano dal Centro di pastorale giovanile – avverrà attraverso un contatto diretto con l’Eucaristia, esposta in una chiesa preparata solo per questo scopo. L’iniziativa non sarà la fotocopia di una veglia, ma la chiesa resterà aperta e pronta per l’evangelizzazione».Quattro le «equipe» di ragazzi che permetteranno, nei cinque diversi appuntamenti che si svolgeranno tutti nel mese di maggio in cinque diverse località della diocesi, la realizzazione di questa vera e propria missione: il primo gruppo si occuperà del «contatto» iniziale con gli altri giovani, cercando di instaurare un dialogo di fede e invitandoli ad incontrare Gesù nella chiesa aperta. A questo punto entrerà in scena la seconda equipe che avrà un ruolo altrettanto importante: condurre le persone che entrano in chiesa ad un autentico incontro con Gesù vivo. «In questo senso – spiega don Danilo Costantino – non sarà sufficiente solo un “accompagnamento” davanti all’Eucaristia, ma occorrerà un vero e proprio stile di annuncio e di accoglienza». Fondamentali anche i compiti assegnati agli altri due gruppi di ragazzi: uno sosterrà con la preghiera coloro che verranno contattati e i «missionari», l’altro si occuperà dell’animazione dell’adorazione con il canto, la musica e la proclamazione della Parola. «Molti giovani – afferma don Danilo – anche se hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana, vivono fermi al Venerdì Santo. Come i discepoli di Emmaus, non conoscono un Gesù vivo. Non hanno fatto esperienza di lui. Di fronte a ciò non possiamo stare con le mani in mano e tacere “ciò che abbiamo visto e udito”. Andiamo di notte, perché la notte è il tempo vissuto dai giovani per il loro tempo libero, per le amicizie e la grandi scelte della vita. Di notte, come Nicodemo, è più facile che si lascino interrogare nel cuore. La notte avvolge tutto nel mistero e nell’anonimato: è più facile aprirsi al mistero della Grazia ed essere liberi dai condizionamenti del mondo».L’apertura dell’anno pastorale dei giovani avverrà domenica 12 ottobre, alle ore 19, nella Pieve di Santa Maria ad Arezzo, quando il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, terrà a battesimo ufficialmente «Una luce nella notte». di Lorenzo Canali La formazione, prima tappa del percorsoTre le fasi che caratterizzeranno «Una luce nella notte». La prima è quella che impegnerà i prossimi mesi, quando inizieranno gli incontri con i sacerdoti, i giovani e le realtà educative delle diverse zone della diocesi. Seguiranno momenti di formazione biblica, culturale e spirituale. In questo senso durante l’anno verranno organizzati incontri con esperti di evangelizzazione di strada. Infine, a maggio, il momento culmine dell’iniziativa quando «la luce della fede si propagherà» in cinque diversi appuntamenti. «Una luce nella notte» rientra all’interno del terzo anno dell’Agorà dei giovani italiani dedicato proprio alla dimensione culturale e sociale dell’evangelizzazione.