Prato

Una giornata con Maria, l’abbraccio della gente

di Lucia PecorarioUn giorno che interrompe lo scorrere quotidiano. Un giorno in cui prima di fare la spesa, tornando dal lavoro, dopo aver rigovernato o dopo aver ripreso i bambini da scuola; appena prima di cena, di ritorno dall’ultimo via vai quotidiano, o subito dopo, quando si conquista un attimo per sé, si passa in chiesa. Magari durante la settimana non capita quasi mai, invece oggi sì: perché in chiesa, nella propria parrocchia, è arrivata la Madonna di Fatima. La sua statua, quella che fino al 12 dicembre è ospite della nostra diocesi.Abbiamo seguito la Madonna anche noi in pellegrinaggio per un giorno interno, un giorno qualunque, un martedì, mentre era nella parrocchia di Maliseti prima di spostarsi poi in quella di NarnaliLa giornata di Maria e della gente delle nostre parrocchie comincia già alle 7, con la prima messa che ha seguìto l’adorazione eucaristica notturna cominciata alle 22 della sera prima, dopo la celebrazione col Vescovo. E in chiesa già diverse sono le persone che vogliono esserci, che non vogliono mancare. La Madonna le aspetta circondata di luce, tantissimi piccoli lumini che alcuni volontari hanno sistemato insieme ai fiori chiari e a un drappo blu che decora tutto lo sfondo, dietro di Lei. E Lei, dice qualcuno, «sembra che ti guardi, e che mentre ti guarda ti ascolta». Sarà per questo che davvero tanti arrivano, da soli o in piccoli gruppi.La seconda messa, alle 8,30, è quella dei tanti che vanno un po’ di fretta, è la messa di chi poi va a lavorare: Roberta, Linda e Paola, giovani lavoratrici, fuggono via veloci mentre dicono che «è stato bellissimo averla qui», e Anna, una signora che vive vicino alla parrocchiale, racconta che «la cosa più bella è stata rivedere la chiesa piena di persone, per la messa in cui è venuta la Madonna, nonostante fuori ci fosse un tempo bruttissimo». E la mattina di martedì il cielo è grigio ma il viavai di persone non si ferma: entrano in chiesa anche un attimo, per stare un momento in preghiera di fronte a Lei. Maria Pia esce dalla chiesa che ancora il giorno ha da cominciare per bene: «L’emozione è molto forte e bella: queste iniziative, ne sono convinta, sono buone per rafforzare la fede». La chiesa è aperta tutto il giorno, e di continuo c’è un entra ed esci discreto, devoto, silenzioso: qualcuno addirittura si ritrova lì, in chiesa, dopo mesi che non si incontrava.La grande folla arriva verso le 15, a gruppi sempre più consistenti: c’è la recita del rosario e poi la messa dei malati e degli anziani. La comunità c’è tutta: arrivano anche tante mamme con i bambini per mano, qualche ragazzino più grande del dopo cresima: vengono, come dice don Santino Brunetti che celebra davanti a una chiesa gremita per l’ultimo saluto a Maria, «per ricevere fiducia e speranza». E molti, lo dicono più volte, sono «felici» per aver potuto «avere a casa nostra una madonnina che in molti devono fare lunghi viaggi per vedere». «Io avrei voluto vederla – racconta Lorella che arriva tenendo stretta per mano la figlia Martina – ma non ho mai avuto modo: averla nella nostra diocesi è una fortuna grande». La devozione mariana è forte, a Prato: qualcuno ricorda la Cintola e le tante persone che si raccolgono per ogni ostensione. «A Maria chiediamo il coraggio di imitare il suo cammino – dice don Santino – fino sotto alle croci del mondo».Al termine della messa, prima di dare alla Madonnina l’ultimo saluto – e sono tantissimi quelli che si avvicinano alla statua per baciarle le mani, per accarezzarla, per raccomandarsi: e tanti fanno le foto con il cellulare – la comunità si affida a Maria, a canta devota il Salve Regina.Poi, i volontari della Misericordia prendono con sé la madonnina e la portano pochi chilometri più in là, a Narnali. E lì, già dalle 17, si è radunata nel piazzale un bel po’ di gente in attesa, con in mano candele bianche accese per renderle omaggio. Così, in processione su una portantina regale, la Madonna di Fatima arriva a Narnali, in mezzo a una chiesa gremita, con tanti bambini, anche, quelli del catechismo che sono «emozionati e felici di vedere Maria così da vicino». Lei sta su un altarino ornato di celeste: il benvenuto è così caloroso che anche don Bruno Martini, il parroco, non se lo aspettava. «Sono eventi importanti, ci fanno sentire uniti», dicono i fedeli che entrano in chiesa. La sera hanno organizzato «celebrazioni mariane con i messaggi della Madonna a Fatima»: si leggono le apparizioni di Maria, per sentire la Madonna più vicina, per scoprirla meglio. E Lei, madre, continua ad accogliere tutti, ad ascoltare tutti, ancora, che senza posa, sempre Le si rivolgono fiduciosi.

(dal numero 42 del 28 novembre 2010)