Toscana
Una Chance per i detenuti
Anche i detenuti avranno una «Chance». È questo il nome di un progetto di formazione che partirà nei prossimi giorni. Sono infatti 63 i detenuti e le detenute degli istituti penitenziari di Firenze, San Gimignano, Massa, Porto Azzurro che potranno cominciare a prendere coscienza delle proprie attitudini e aspirazioni professionali e quindi frequentare corsi di formazione finalizzati al lavoro, dentro e fuori dal carcere. Tutto questo grazie all’iniziativa sperimentale finanziata dalla Regione Toscana nell’ambito del Fondo sociale europeo ed attuata da Eurobic Toscana Sud spa, in partenariato con Ce.Fo.Art (Centro formazione per l’artigianato), Centro territoriale permanente A.Dazzi di Carrara, Associazione per l’agricoltura biodinamica.
Finanziato per 558 mila euro, il progetto «Chance» avrà una durata sperimentale di 24 mesi e legherà insieme gli aspetti di orientamento, formazione e lavoro. I detenuti che partecipano ai corsi sono scelti sulla base di incontri e iniziative di informazione, motivazione e orientamento che li indirizzeranno verso i corsi più adattti alle loro capacità e aspirazioni e anche in relazione alle successive possibilità di inserimento nel mercato del lavoro all’esterno del carcere. I corsi di formazione professionale rilasceranno una qualifica regionale e sono stati organizzati in stretto rapporto con la realtà economica della zona dove si trova il carcere.
5 case di reclusione: Gorgona, Massa, Porto Azzurro, San Gimignano e Volterra.
1 ospedale psichiatrico giudiziario: Montelupo (uno dei sei in Italia).
I detenuti affetti da HIV erano alla stessa data 75 e costituiscono l’1,9% dell’intera popolazione: l’anno prima erano l’1,81%.
I dati toscani sono inferiori alla media italiana, dove i tossicodipendenti sono il 27,4% (15.429 lo scorso 31 dicembre) gli alcoldipendenti l’1,6% (906) e gli affetti da Hiv il 2,4% (1.375).