Taglio del nastro per l’impianto fotovoltaico che ormai copre metà del tetto della chiesa del Sacro Cuore, in piazza Giotto ad Arezzo. Il vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, e il sindaco Giuseppe Fanfani hanno avuto parole di elogio per l’iniziativa voluta dal parroco don Angelo Chiasserini, alla quale hanno collaborato alcuni parrocchiani, grazie in particolare alla loro esperienza nel campo. Proprio Leonardo Nocentini ha introdotto la cerimonia di inaugurazione, soffermandosi sull’importanza che da tempo la Chiesa pone sui temi della salvaguardia del creato. «L’utilizzo sostenibile delle risorse ha detto Nocentini è un principio laico che guida anche i cristiani, a cui è affidato l’intero creato. Siamo qui per promuovere uno stile di vita sobrio e questo impianto ne è una testimonianza, in linea con i principi che hanno sempre ispirato questa parrocchia e che ad esempio ispirano il gruppo scout che qui ha tanti iscritti ogni anno». Ingegnere, capo scout e parrocchiano, Michele Isacchi ha seguito i lavori fin dal primo momento. «Vista anche la crisi economica, la mia formazione personale mi ha indotto ad alzarmi, rimboccarmi le maniche e mettermi al lavoro, come in questo caso ha spiegato Isacchi L’impianto da 18 chilowatt è realizzato con tecnologia innovativa. Abbiamo cercato quella che meglio si sposava con l’architettura della chiesa di piazza Giotto, grazie anche alla preziosa consulenza dell’ingegner Schiatti. Il secondo progetto per il riscaldamento dell’acqua è già appaltato e sarà pronto a breve, sempre realizzato secondo le linee guida che hanno ispirato la prima parte dei lavori, cioè massima sicurezza per gli operai e per chi farà la manutenzione. Vorrei infine sottolineare la valenza didattica che potrà avere questo progetto per le future generazioni».Apprezzamento espresso anche dall’assessore provinciale Andrea Cutini, che ha sottolineato come «l’impianto appena inaugurato non sia solo un bell’esempio del potenziamento delle energie rinnovabili, ma anche un aumento dell’efficienza energetica dei nostri edifici cittadini».Il sindaco Fanfani ha ringraziato don Angelo al quale «sono legato da tantissimi anni di amicizia, per l’esempio di grande civiltà che ha dato alla città di Arezzo». Infine il vescovo ha ricordato come «nella visita pastorale svolta in un’azienda nel Valdarno che produce tecnologia adatta agli impianti fotovoltaici ho trovato l’impegno ad assumere nuovi operai, segno che la crisi si può vincere e la Chiesa guarda in questa direzione concretamente».Luca Salvadori