Vita Chiesa

Una bella testimonianza d’amore

E’ proprio vero, come diceva Paolo VI, che il mondo non ha bisogno di maestri, ma di testimoni. Credo che spesso, all’origine della defezione di molti giovani, all’interno della Chiesa, ci sia la mancanza di modelli veramente accattivanti, di persone che hanno scelto Cristo magari da molti anni, ma sono sempre più felici ed entusiaste di averlo seguito. I giovani non hanno paura di decisioni coraggiose, ma hanno bisogno di motivazioni profonde, di risposte non banali che, spesso, trovano nella vita (non nelle parole!) di chi, più grande di loro, ha già fatto una scelta. Si accorgono se una persona è felice, o se è andata avanti per inerzia. Non hanno paura di essere travolti dall’entusiasmo per Cristo: forse a volte non lo trovano. Alcune volte, invece, sì: esistono ancora, infatti, degli autentici testimoni del Risorto. Queste persone in genere parlano poco della loro vocazione e non cercano di indurre altri a fare la stessa scelta, a parole. Ma con la vita, sono dei trascinatori. Perché li vedi contenti, e non puoi fare a meno di chiederti: «Ma chi hanno incontrato, per essere così felici?».

La comunità parrocchiale di Pratovecchio, nella quale è inserita la nostra realtà monastica, ha vissuto una Pasqua speciale. Il nostro proposto, don Guido Pratesi, ha festeggiato i suoi 40 anni di ordinazione sacerdotale. Da monaca, ma soprattutto da giovane, posso dire che don Guido è uno di quei testimoni di cui oggi il mondo ha molto bisogno. Poche volte egli parla di se stesso, della sua scelta vocazionale, eppure nella sua incondizionata dedizione, nella sua passione per Cristo e per il Vangelo, che non cede neanche di fronte alle difficoltà, non è difficile scorgere l’azione dello Spirito e la risposta di un uomo veramente innamorato del Signore. «Li riconoscerete dai loro frutti» e «da come si ameranno», dice il Signore: i giovani riconoscono Cristo nella passione di uomini e donne che hanno scelto di amare. Non li disturba il sacrificio, se vedono che ha un senso; se si accorgono che chi lo vive, cerca compagni per condividere la fatica liberante della croce e la gioia del Risorto, non le pene di una vita trascinata.

La Pasqua del Signore, dunque, è un evento attuale, ben visibile nell’esistenza di uomini e donne che si mettono in gioco senza calcoli e che, catturati dall’amore di Dio, per lui vivono, senza pubblicità, senza rumore. Grazie, don Guido, perché è bello vedere dei preti giovani, delle coppie di sposini felici: ma niente è paragonabile alla testimonianza resa da sacerdoti che per tanti anni sono stati fedeli a questo amore, di coppie che dopo tanto tempo sono ancora innamorate l’uno dell’altra. Questa è la vera pastorale vocazionale. Questo è l’annuncio più credibile della Pasqua del Signore!Suor Mirella Caterinadelle contemplative domenicane di Pratovecchio