Tra i presepi artistici della Provincia di Arezzo (se si eccettuano quelli meccanici), il presepe del santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena è senza dubbio il più monumentale e tra i più «preziosi» grazie anche alle bellissime statue lignee di Ortisei, in Valgardena. Nato qurantaquattro anni fa, per iniziativa di padre Serafino Lari, che, originario di Camaiore, durante una visita dei suoi concittadini al Santuario, ne accettò la proposta e l’impegno volontario a costruirlo, il presepe occupa la superfice (circa 150 metri quadri) della cosiddetta «Terza Chiesa», accanto alla Madonna del Buio. Simbolicamente il visitatore segue il percorso dei pastori. Un vero viaggio nella Natività che si articola in due piani attraverso una camminata sopraelevata che permette di ammirare le varie parti della scena e giungere a contemplare la grotta di Betlemme. Ecco perché, tra questi costruttori volontari che ogni anno apportano anche delle innovazioni, ci sono un professore di un Istituto d’Arte, pittori, carpentieri, elettricisti, idraulici, esperti, ma anche semplice «manovalanza». Insomma, una equipe del gruppo «Amici di Santa Maria» che da Camaiore si sposta a Bibbiena all’inizio della novena di Natale per mettere a punto la sacra rappresentazione. Il presepe, che ogni anno è meta da tantissime persone, rimane aperto anche per tutto il mese di gennaio e può essere visitato nell’orario di apertura del santuario ma non durante le celebrazioni liturgiche dei.giorni festivi. Ammirandolo con gli occhi della fede, favorisce la preghiera e può offrire momenti di elevazione spirituale a coloro che si recano nel santuario del Casentino.Anna Maria Berni