Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Un vademecum contro i ladri. Profanazioni nelle chiese: vertice col prefetto di Arezzo

Un decalogo per far fronte ai furti e alle profanazioni che hanno interessato nelle ultime settimane le chiese della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Lo ha messo a punto la curia vescovile e lo ha firmato il Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, dopo la raffica di azioni che, si legge nel documento, «interpellano le comunità cristiane ed esigono da parte di tutti la dovuta attenzione, prevenzione e cura continua».Nella lista delle indicazioni per le parrocchie si invita a fare in modo che le chiavi della chiesa siano in possesso solo del parroco o di una persona di sua fiducia, mentre va evitato che siano consegnate a più persone. Inoltre si suggerisce di trasferire le suppellettili, i paramenti e i vasi sacri nella canonica o nei locali che la Curia mette a disposizione. Richiesta principale che arriva dalla diocesi è quella di dotare le chiese e le canoniche di sistemi di allarme per scongiurare gli attacchi. Comunque, una volta avvenuto il furto, il sacerdote è tenuto ad avvertire l’ordinario diocesano, il vicario foraneo e a presentare denuncia alle forze di polizia.Particolare attenzione va riservata alle specie consacrate. «La profanazione dei luoghi sacri assume una speciale gravità quando riguarda la Santissima Eucaristia», scrive la diocesi. Per questo «va eliminata qualsiasi forma di negligenza e superficialità». Luogo chiave è il tabernacolo che deve essere «inamovibile, costruito con materiale solido non trasparente e chiuso in modo da evitare il più possibile ogni pericolo di profanazione». Le chiavi del tabernacolo vanno conservate «in un luogo sicuro e con la massima diligenza». Le chiavi non devono essere collocate nei pressi del tabernacolo e non vanno poste in luoghi visibili. Le ostie vanno conservate nella pisside soltanto per l’adorazione eucaristica e per la comunione dei malati. Inoltre, è opportuno che le particole non siano tenute nei luoghi di culto dove si celebra soltanto la domenica e che durante la settimana sono chiusi. In caso di profanazioni, è bene promuovere forme di preghiera pubblica e coloro che profanano incorrono nella scomunica latae sententiae.Il decalogo viene presentato in questi giorni dal Vescovo e dal Vicario generale, monsignor Giovacchino Dallara, nei ritiri di zona con i sacerdoti. Intanto si è tenuto nella prefettura di Arezzo un incontro con le forze dell’ordine dopo i ripetuti furti nelle chiese della provincia. Al vertice – presieduto dal prefetto Francesca Garufi – ha partecipato anche monsignor Bassetti. Durante la riunione sono stati analizzati i vari episodi per individuare possibili collegamenti con il traffico di opere d’arte e per verificare eventuali relazioni con attività criminose legale alle sette sataniche. Il Vescovo ha fatto sapere che è in via di completamento la catalogazione fotografica delle opere presenti all’interno delle chiese e ha assicurato che il catalogo verrà messo a disposizione delle forze di polizia per facilitare le indagini. Il prefetto ha anche disposto serviti mirati di sorveglianza al patrimonio ecclesiastico e verrà tenuto uno stretto raccordo fra la Prefettura e il direttore dell’ufficio per l’arte sacra, don Virgilio Annetti.di Giacomo Gambassi