Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Un «tesoro» nel busto di San Donato.

Un «tesoro» scoperto nel busto reliquiario di San Donato custodito nella Pieve di Santa Maria ad Arezzo. È il ritrovamento avvenuto durante il restauro del busto del patrono della diocesi e della città di Arezzo condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.Nel corso dell’intervento è stato rinvenuto, sotto allo spesso strato di materiale vegetale e alle polveri sedimentate, un piccolo gioiello rimasto segretamente custodito all’interno del reliquiario per molti secoli. «Durante la pulitura della superficie – spiegano i restauratori – abbiamo notato l’apice di una piccola struttura dal tipico bagliore metallico». L’oggetto si è rivelato essere una medaglietta ovale in lega di rame dorata, incastrata nell’interfaccia tra la lamina del colletto e quella del busto, al di sopra della spalla destra sul retro del busto. «Grazie all’esame delle radiografie effettuate, abbiamo individuato altri due oggetti analoghi, uno ovale nella parte inferiore sinistra del colletto, sempre sul retro del busto, e una ottagonale al di sopra della spalla sinistra sul fronte». Nello spazio dietro il medaglione smaltato centrale sul fronte del busto si sono rinvenute tredici monete in rame e argento di diverso conio.I risultati del ritrovamento sono stati presentati mercoledì scorso in una conferenza stampa nel palazzo vescovile di Arezzo. Hanno partecipato all’incontro il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, il pro-vicario e parroco della Pieve di Santa Maria, monsignor Pietro Bernini, il presidente di «Argenterie Giovanni Raspini» (sponsor unico del restauro), Giovanni Raspini, la direttrice del settore restauro delle oreficerie dell’Opificio delle Pietre Dure, Clarice Innocenti, e la direttrice del Museo diocesano, Daniela Galoppi. Insomma, il prezioso reliquiario ha mostrato un volto sconosciuto alla città e ha permesso di riportare alla luce una pagina di storia locale.