«È un piccolissimo filo, ma che speriamo contribuisca ad annodare rapporti sempre più stretti verso l’unità della Chiesa e si compia, così, quando il Signore lo vorrà, la parola “Perché siano una cosa sola”». Sono le parole del Vescovo Simoni nel compiere un gesto significativo di ecumenismo: il dono di un frammento di un filo tratto dal Sacro Cingolo mariano conservato nella cattedrale pratese al Metropolita Seraphim della chiesa ortodossa di Kastoria, nel nord della Grecia. La consegna è avvenuta al termine di un’Ostensione straordinaria la mattina di mercoledì 4 novembre cui ha preso parte, commosso, lo stesso metropolita, venuto dalla Grecia, insieme a una delegazione con i parroci ortodossi di Firenze, padre Nicola Papadopoulos, e di Bologna, padre Dionisio Papavassiliou, accompagnati da mons. Basilio Petrà. Del minuscolo frammento di filo, una parte è stata donata personalmente al Metropolita, un’altra andrà al monastero della Preziosa Cintola, dedicato proprio alla reliquia mariana, che si trova sempre a Kastoria e la cui superiora, «Igumena», è madre Eufemia che lo scorso anno era stata in visita a Prato: Di lei è stato letto un messaggio in cui afferma di serbare «un vivo ricordo» della città. Entrambi i frammenti di filo sono stati inseriti in una trama di nastri di color verde variegato oro, che ricordano la forma del Sacro Cingolo. Un terzo frammento, altrettanto microscopico, è stato donato, sempre in segno di fraternità, al presbitero Abuna Anghelos Beshai, parroco della comunità copta ortodossa di San Mina a Scandicci. Nonostante l’esiguità dei frammenti, si tratta come ha spiegato lo stesso Vescovo Simoni di un atto storico anche per la stessa Chiesa pratese, dal momento che erano due secoli che non venivano tolti dei frammenti dal Sacro Cingolo. Molto suggestiva la cerimonia nella Cappella della Cintola, scandita dal rito della Paràclisis, invocazione in onore della Madonna cantata in greco dai sacerdoti ortodossi, con la risposta del cattolico Ave Maris Stella e del Te Deum. «Kastoria, con le sue 75 chiese mariane, è città della Vergine – ha detto il Metropolita Seraphim nel ringraziare Simoni – e nel nome del Cingolo, il nostro legame con Prato è forte. Cattolici e ortodossi sono uniti nel nome di Maria, che ci conduce alla certezza della verità».